L'ultima medaglia da appuntarsi al petto per Alessandro Fabbrini è la nomina nella giunta esecutiva di Utilitalia, la Federazione che riunisce le 400 imprese dei servizi pubblici dell'acqua, dell'ambiente, dell'energia e del gas. "Come dirigenti toscani siamo in due. Mi fa molto piacere per me e per la considerazione data all'azienda che rappresento", sottolinea il presidente di Sei Toscana. "Assumo questo incarico con grande senso di responsabilità - ha aggiunto Fabbrini - e ringrazio il presidente Filippo Brandolini e tutti gli associati che hanno espresso fiducia nei miei confronti. I prossimi anni saranno cruciali per il futuro dei servizi pubblici, soprattutto in un momento di passaggio e grandi trasformazioni come questo. Cercherò di lavorare al meglio, provando anche a dare la giusta rappresentanza, a livello nazionale, alle aziende di servizio pubblico della nostra regione". Il vero motivo di orgoglio per Fabbrini è la messa a terra del piano industriale di Sei Toscana. - Presidente Fabbrini come sta andando? E' un progetto ambizioso. Lo stiamo portando avanti, passando dal miglioramento continuo dei servizi nelle amministrazioni comunali che serviamo. Dalla prossima settimana sarò impegnato a incontrare i nuovi sindaci neo-eletti e quelli che sono stati confermati per proseguire quanto fatto finora. I dati di questi primi sei mesi dell'anno ci dicono che la raccolta differenziata è in miglioramento. Sottolineo che per alzare ancora il livello abbiamo bisogno della collaborazione dei cittadini. - Per i restanti sei mesi che obiettivi si pone? Quello che mi sono posto all'inizio dell'anno: portare avanti il percorso stabilito. Lo facciamo consapevoli che abbiamo vicino un partner forte con Iren e un piano attuativo da 150 milioni. Così come conosciamo tutte le difficoltà che ci circondano, a partire dall'innalzamento dei costi derivanti dai conflitti e dall'incidenza dei tassi di interesse. - Diceva che incontrerà i sindaci. Può crescere il vostro raggio di azione? Noi abbiamo un'area di riferimento che è l'Ato sud. Quindi, Siena, Arezzo e Grosseto, più Piombino e la Val di Cornia. Domani avrò un confronto con il sindaco di Colle Val d'Elsa per capire se proseguire quanto fatto, in quanto è un'amministrazione dove abbiamo fatto la riorganizzazione della raccolta dei rifiuti. Mi auguro che sia così. - Un'azione che ha interessato tutta la Valdelsa. Quali sono i primi riscontri di questo intervento? I dati sono positivi. Ovviamente con la riorganizzazione, il cambio di attrezzature e cassonetti, c'è sempre una fase di rodaggio. Poggibonsi e Colle hanno già superato il 70% di raccolta differenziata e anche San Gimignano sta crescendo. - La Toscana ha posto obiettivi ambiziosi sulla differenziata. La nota dolente è proprio l'Ato sud. La superficie non aiuta e poi storicamente ha numeri peggiori. Però se guardo il punto di partenza, stiamo migliorando anno dopo anno. Con la messa a terra del piano industriale lo faremo ancora. Sono molto fiducioso e i dati del 2024 che abbiamo, ci danno ragione. - Siena mesi fa ha detto stop alla tessera per il conferimento. Da allora come è andata? Noi siamo un braccio operativo dell'amministrazione e stiamo lavorando per rendere il servizio efficiente. I vecchi cassonetti presenti in città non aiutano, ma dal 2025 provvederemo alla sostituzione e siamo convinti che le cose potranno migliorare. E probabilmente insieme al Comune torneremo all'utilizzo della tessera. L'obiettivo è arrivare alla tariffa puntuale. Certo, saremmo stati più contenti se la tessera fosse rimasta. Però, hanno scelto così e noi ne prendiamo atto. - Su Sei Toscana ha inciso l'indagine che vede coinvolti due dirigenti? Secondo me, siamo stati lambiti in maniera superficiale. Le inchieste vanno comunque rispettate. Noi speriamo di uscire quanto prima da questa antipatica situazione. Noi abbiamo la massima fiducia nelle persone coinvolte (il dg Gianluca Paglia e il direttore tecnico Giuseppe Tabani, ndr). Loro sono regolarmente al lavoro e si stanno difendendo nelle sedi opportuni. - Sei Toscana però non è solo progetti industriali. Continua il vostro impegno nelle scuole. L'educazione ambientale per noi è fondamentale. Portiamo avanti da anni il progetto 'Ricreazione' con grande soddisfazione, perché crediamo che la cultura ambientale sia importante. Aggiungo che oltre ai ragazzi, occorre lavorare sulle etnie differenti che vivono qui e che magari si approcciano per la prima volta a questi temi. - Dietro a tutto questo c'è Iren. E' il socio forte che è mancato in questi anni. Ha portato non solo il know-how ma anche ingenti risorse per dare forza al piano industriale. Se non ci fosse stata Iren, tutto quello che stiamo facendo non sarebbe stato possibile. - In Toscana c'è un'altra multiutility, con capofila Alia. Sentite la concorrenza? No, guardiamo al loro progetto con interesse. Credo, visti gli ottimi rapporti, che si potranno creare delle sinergie sui rifiuti. Anzi, sarebbe anche auspicabile. Qualcuno parla di Ato unico. Le tre società che se ne occupano sarebbero coinvolte e sono convinto che ci potrebbe essere lo spazio per lavorare insieme.