E’ partito da questa settimana a Siena il nuovo servizio di raccolta dei rifiuti con il porta a porta nel centro storico cittadino. Un progetto che punta a raggiungere vari obiettivi: avere una raccolta più ordinata e quindi anche meno costosa e dispendiosa e al contempo aumentare ancora di più la percentuale di raccolta differenziata. I cittadini sono stati informati da tempo delle novità, hanno avuto modo di andare a prendere (nel punto di distribuzione in piazza Guido Chigi Saracini) i nuovi sacchetti per l’immondizia che devono ora esporre fuori dalle loro abitazioni in determinati giorni ed orari a seconda della tipologia di rifiuto. E’ un servizio, se vogliamo, più preciso e più moderno, al quale l’assessore comunale competente Silvia Buzzichelli ha lavorato da tempo. Va avanti in questo modo l’ampio progetto attivato dalla esponente della squadra di governo cittadina del sindaco Luigi De Mossi, che ha anche visto il territorio comunale fuori dal centro storico riempirsi dei nuovi cassonetti “intelligenti” che via via hanno preso il posto e hanno sostituito quelli di antica generazione. Come per tutte le novità c’è voluto un po’ di tempo per abituarsi ai cambiamenti. E talvolta accanto ai cassonetti “intelligenti” si sono visti sacchi abbandonati da cittadini che potremmo definire “non virtuosi”. E nei primi giorni del porta a porta nel centro storico ci sono stati dei cittadini che non hanno compreso immediatamente le novità e che possono avere lasciato fuori dalla loro abitazione il sacchetto sbagliato. Tuttavia, come evidenzia spesso l’assessore Buzzichelli, sui rifiuti quel che si vede sono i pochi che sbagliano e non i tanti che rispettano le norme. Dichiara l’assessore Buzzichelli: “Siena era ferma da venti anni su queste tematiche – le sue dichiarazioni. – In poco tempo siamo passati da un 40% di raccolta differenziata ad un 61,52%. Con l’estensione dell’organico potremo adesso avere una percentuale ancora maggiore. I cittadini fanno il 98% di tutto, sono loro che in prima persona possono far funzionare o meno un servizio. Se ci sono dieci cittadini che non sono virtuosi e lasciano i sacchi a terra ce ne sono invece migliaia che mettono il sacco all’orario consentito. Sui rifiuti si vede sempre ciò che non va, mentre non si vedono tutti coloro che fanno le cose seguendo le regole”. Poi aggiunge: “Chiedo a tutti i senesi, e so quanto amano la loro città, di conferire e di esporre i sacchi all’orario stabilito dal regolamento. Altrimenti il servizio può avere delle falle. Noi e il soggetto gestore siamo presenti sul territorio per un’opera di monitoraggio continua, anche con l’ausilio degli eco-informatori. Verrà effettuata una campagna pure con ispettori ambientali e con la Polizia municipale in un’azione che possa sensibilizzare i cittadini a dei comportamenti virtuosi”. Sulle novità del porta a porta questo è il commento dell’assessore: “Quando c’è un cambiamento ovviamente si può immaginare che possano esserci dei problemi. Il secondo giorno di raccolta è già andato molto meglio rispetto al primo. L’augurio è che con il passare dei giorni i cittadini si abituino alle novità e al calendario, abbiamo il supporto degli eco-informatori che girano per la città, sensibilizzano e aiutano i cittadini a conferire la tipologia di rifiuti e a far capire quali siano i giorni relativi alla raccolta. Abbiamo dato vita ad una campagna informativa molto attiva e abbiamo messo i volantini in tutti i domicili. Abbiamo diviso il centro in tre aree, seguendo più o meno quelli che sono i terzi della città. Nel terzo di Camollia esisteva già in precedenza la sperimentazione dell’organico che andava avanti quasi da un decennio, adesso era doveroso estenderla alle altre aree della città anche perché è un obbligo di legge e ora è dunque una opportunità per tutti i cittadini. In questo modo Siena dimostra di essere all’altezza, d’altronde si parla di una città che è conosciuta in tutto il mondo”. “Con questo sistema – conclude Buzzichelli – andiamo a diminuire fortemente il rifiuto indifferenziato, che prima veniva raccolto sei giorni su sette nelle due aree dove non era effettuata la sperimentazione dell’organico. Ma raccogliere sei giorni su sette è una distorsione di un servizio porta a porta, se ci raffrontiamo con tantissime altre città ciò non esiste da nessuna parte. Il trattamento dell’indifferenziato è molto costoso perché il sacco non viene gettato subito in discarica: viene portato all’impianto nel territorio comunale di Asciano, viene aperto, si separa l’umido dal secco, poi seguono dei trattamenti specifici, laboriosi e anche costosi. Quello che si può recuperare viene infine portato al termovalorizzatore di Fosci e trasformato in energia pulita mentre ciò che non si può riciclare viene portato in discarica. Ci sono normative europee che danno obiettivi anche in questo senso, credo che una città importante come Siena debba adeguarsi a certi standard di livello. Nel punto di distribuzione in piazza Guido Chigi Saracini i cittadini possono ancora andare a prendere i sacchi, c’è un front office dove vengono fornite informazioni sul servizio di raccolta e si può ritirare anche la 6Card. Chi sta in centro potrà infatti conferire pure fuori le mura nei cassonetti ad accesso controllato”.