Non bastano singole eccellenze per dare gambe all’economia circolare, occorre fare sistema: per questo 14 soggetti tra i principali attori del settore hanno unito oggi le forze firmando un contratto di rete di durata quinquennale per la promozione della ricerca, innovazione e sviluppo nel campo dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale. Tra i firmatari si annoverano Estra, Sei Toscana, Acea ambiente, Rea impianti, Alia, RetiAmbiente, Asev, Consorzio polo tecnologico Magona, Instm – Consorzio interuniversitario nazionale per la scienza e tecnologia dei materiali, Tiemme, Sienambiente, Cispel Confservizi Toscana, Csa impianti e Ecologia soluzione ambiente. Il contratto – presentato oggi a Rimini nell’ambito di Ecomondo – prevede, tra le principali finalità, la realizzazione di attività volte al miglioramento di performance tecniche ed economiche in materia di economia circolare; il rafforzamento della capacità innovativa e produttiva a costi inferiori grazie al sistema delle economie di scala; il potenziamento di know-how e formazione professionale in materia. «L’accordo, raggiunto con realtà di primo piano presenti sul territorio, conferma l’impegno del nostro Gruppo a favore dell’economia circolare, intesa quale leva fondamentale di crescita e volano di sviluppo per le comunità per cui operiamo – dichiara Paolo Abati, direttore generale di Estra – L’attenzione di Estra verso tali temi è coerente con la scelta compiuta dal Gruppo di rafforzare il proprio ruolo di multiutility entrando nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti con l’acquisizione di Ecolat e di parte del capitale sociale di Aisa». Aires svilupperà dunque progetti in materia di economia circolare e sostenibilità ambientale ed energetica presentando alcune idee di innovazione e ricerca già a valere nei prossimi bandi pubblicati dal ministero dello Sviluppo economico; la valorizzazione della posidonia e il recupero dei rifiuti ingombranti, ad esempio, rientrano tra i temi già oggetto di studio e analisi da parte delle aziende. «Il contratto di rete è propedeutico alla prossima realizzazione di un Centro di ricerca e sviluppo industriale sull’economia circolare, con un approccio multidisciplinare – aggiunge Marco Mairaghi, amministratore delegato di Sei Toscana – e rappresenta una vera novità nel panorama italiano». «La nascita di Aires a seguito dell’intesa presentata oggi – conclude Giovanni Vivarelli, presidente di Acea ambiente – è la dimostrazione efficace di come il perseguimento degli obiettivi di sostenibilità sia un impegno comune che passa anche attraverso un processo di condivisione delle competenze dei player del settore».