È stata inaugurata alla presenza del presidente della Regione, Eugenio Giani, l'edizione 2025 di Festambiente.Oggi la kermesse ambientalista propone alle 19 il dibattito sul tema "Dal decreto sicurezza alla separazione delle carriere: giustizia in pericolo?". Enrico Fontana responsabile dell'Osservatorio nazionale Ambiente e Legalità di Legambiente intervista Giovanni Maria Flick presidente emerito della Corte Costituzionale. A seguire, ambiente e legalità. Da "ControEcomafie" a "Fame di verità e giustizia": le proposte e gli impegni di Legambiente e Libera per costruire una società più giusta, ecologica e solidale. Ancora Fontana intervista Stefano Ciafani presidente nazionale Legambiente, Luigi Ciotti fondatore e presidente nazionale di Libera, Vanessa Pallucchi portavoce Forum del Terzo settore. A seguire, per il Premio nazionale Ambiente e Legalità 2025, la consegna degli attestati di merito a magistrati, Forze dell'ordine, giornalisti e cittadini.Alle 20, in Piazza dell'economia civile, si terrà l'incontro "Valori circolari: innovare ed efficientare la raccolta integrata dei rifiuti per mettere in pratica modelli virtuosi da replicare". Un confronto pubblico in cui verrà presentata anche la nuova campagna di comunicazione "Il Vetro è prezioso. Differenzialo con cura", promossa da Sei Toscana e Revet, in collaborazione con CoReVe e Ancitel Energia e Ambiente. Parecipano Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente, Alessandro Fabbrini, presidente di Sei Toscana, Nicola Ciolini, presidente di Revet Spa, Elena Nappi, sindaca del Comune di Castiglione della Pescaia, Erika Vanelli, assessora all'ambiente del Comune di Grosseto, e Alessandra Biondi, presidente del Consiglio direttivo di Ato Toscana Sud. A moderare l'incontro sarà Giulia Assogna, giornalista de La Nuova Ecologia.Alla giornata inaugurale della cittadella ecologista anche una rappresentanza di residenti di Rispescia che protesta per l'antenna 5G. A questo proposito, Andrea Guidoni, capogruppo di Fratelli d'Italia in consiglio comunale, a nome di tutto il gruppo consiliare, tiene a rimarcare che «l'assessorato all'ambiente del Comune di Grosseto non ha alcun potere decisionale o autorizzativo in materia. Le valutazioni sull'impatto elettromagnetico non vengono fatte dall'amministrazione comunale né tanto meno dall'assessorato all'ambiente, ma esclusivamente da Arpat». E dunque, è la conclusione, «scaricare la responsabilità sul nostro assessore e sull'amministrazione comunale è fuorviante e quantomai pericoloso».