È caccia ai morosi. Il Comune scopre che in tanti a Follonica negli ultimi anni non hanno pagato, alcuni proprio mai, la tassa sulla spazzatura. Come? Al momento del ritiro del kit per la differenziata. Chi ha aperto la porta ai dipendenti di Sei Toscana che nei mesi scorsi hanno portato casa per casa il necessario per il progetto porta a porta entrato in vigore nei quartieri di Cassarello, Senzuno e Salciaina, non ha dovuto mostrare l'ultima bolletta della Tari pagata. Chi invece non è stato trovato nella sua abitazione ha ricevuto una lettera dove si faceva presente che il kit poteva essere ritirato nel punto di consegna in via Leopardi, e qui sorge il problema. Per avere sacchi e bidoni i cittadini o i proprietari di appartamenti nella città del golfo dovevano mostrare in quel momento il documento dell'avvenuto pagamento della tassa per la spazzatura. «Abbiamo scoperto che in tanti non avevano pagato l'imposta, qualcuno addirittura non l'aveva mai saldata, e quindi adesso gli uffici stanno verificando il numero esatto dei debitori - spiega l'assessora all'ambiente Mirjam Giorgieri - Ancora non abbiamo un dato preciso ma la sensazione è che in molti abbiano l'abitudine di non pagare la Tari. E questo è un problema enorme, perché al contrario dell'Imu che rientra in parte nel bilancio comunale, l'imposta sulla spazzatura è a completo carico dei cittadini. Ciò significa in poche parole che le tasse non pagate vengono spalmate sul resto della popolazione che si trova in bolletta anche le spese di qualcun altro. Un'ingiustizia alla quale vogliamo mettere un freno. Intanto, per coloro che non hanno mai pagato la Tari abbiamo attivato le contestazioni del caso, questo andando a ritroso fino al 2012 perché prima la tassazione era differente». Insomma per colpa dei morosi i follonichesi vedono aumentare i costi per la gestione dei rifiuti nella loro bolletta, già salata tra l'altro. Senza contare l'impegno che ogni giorno mettono nel differenziare la loro spazzatura, un abitudine difficile da acquisire che però è oramai imposta quasi a tutta la città. E la caccia ai debitori continua. «Abbiamo deciso che anche le schede per accedere alle postazioni dei rifiuti controllate, che presto verranno installate a Salciaina, verranno consegnate porta a porta controllando le bollette della Tari - continua l'assessora -. In questo modo riusciremo a rintracciare altri morosi e potremmo iniziare i procedimenti per riavere il denaro mancante». Il metodo verrà mantenuto anche quando le postazioni controllate, quelle cioè dove è possibile gettare i propri rifiuti solo attraverso un'apposita scheda, arriveranno in centro, Zona Nuova e Pratoranieri. «Entro fine anno inseriremo questo metodo anche negli ultimi tre quartieri dove ancora sono presenti i cassonetti ai lati della strada - spiega Giorgieri - La prima zona sarà il centro, nella parte che dal parcheggio di piazza XXV aprile arriva alla foce del Petraia, poi l'altra area centrale e infine Zona Nuova e Pratoranieri assieme». Entro il 2018 quindi in tutta Follonica spariranno i cassonetti tradizionali: l'amministrazione spera così di mettere fine anche all'abitudine, incivile, di lasciare i rifiuti ingombranti accanto alle postazioni di raccolta. Intanto adesso è caccia ai morosi.