"Sei Toscana dimostrerà il suo corretto operato", non c`era "alcun intento di evadere le imposte". Tutto sarebbe da ricondurre ad "una differente interpretazione giuridico-tributaria". Questa, in estrema sintesi, la posizione di Sei Toscana affidata ad una nota del presidente Alessandro Fabbrini dopo l`accertamento della Guardia di Finanza nella sede della società che gestisce il servizio integrato dei rifiuti nell`Ato sud, che comprende le province di Siena, Arezzo e Grosseto più sei comuni della provincia di Livorno. "I rilievi espressi nel processo verbale di constatazione che ci è stato notificato dalla Guardia di Finanza lo scorso 8 giugno" spiega Alessandro Fabbrini, "riguardano una serie di atti e/o fatti a cui è stata data una differente interpretazione giuridico-tributaria da parte degli organi verificatori, da cui scaturirebbero asserite maggiori imposte". "E` doveroso sottolineare" continua il presidente di Sei Toscana, "che trattandosi di una diversa interpretazione di atti e fatti, comunque riconducibili alle precedenti amministrazioni che hanno gestito la società dal 2016 all`inizio del 2021, non è ravvisabile alcun intento di evadere le imposte da parte di Sei Toscana. La società, convinta di poter dimostrare il suo corretto operato, si è subito attivata, in questa fase preliminare, con le autorità competenti così da poter chiarire ogni addebito". "A tal proposito" conclude Fabbrini, "Sei conferma piena disponibilità e spirito di collaborazione, come già avvenuto durante i giorni di verifica effettuati nelle scorse settimane nella sede". Secondo una prima ricostruzione, le presunte irregolarità fiscali e tributarie ammonterebbero ad un cifra rilevante, si paria di circa 17 milioni. Operazioni riferite, come specificato dalla stessa società, al periodo compreso tra il 2016 e l`inizio del 2021, e sulle quali sono diverse le interpretazioni, sia da un punto di vista giuridico che tributario. La compagine societaria vede oggi Iren detenere la maggioranza relativa con il 37,80% delle quote. Altri soci sono Sienambiente con il 24,9% e Csai con il 16,3. Il Comune di Arezzo non ha più una partecipazione diretta in Sei Toscana ma è rappresentata tramite Coingas da Estra, che con Cooplat ed Ecolat detiene circa il 20% di Sei.