Sono in arrivo, nelle case degli orbetellani, 1.325 cartelle per la Tari non pagata del 2015. Sarà una doccia fredda per chi credeva di essere in regola e adesso, invece, scopre di essersi dimenticato di saldare oppure di aver pagato un importo sbagliato. Essendo ormai nel 2021 i cittadini probabilmente non si aspettano di ricevere bollette che si riferiscono al 2015, per quell'anno l'idea diffusa è che ogni debito sia "prescritto"; e invece per chi non ha pagato il tributo sulla nettezza urbana sei anni fa adesso è arrivato il momento di saldare i conti. Le "bollette" spedite nel 2015 furono 10. 400; di queste, non ne sono state pagate 1.325, cioè una percentuale che si aggira intorno all'undici per cento. Un ente può richiedere una somma non incassata entro cinque anni dalla scadenza: oltre i cinque anni decade il diritto del creditore; in concomitanza dell'emergenza sanitaria da coronavirus, però, il termine dei cinque anni è stato prorogato di 85 giorni, ecco perché il Comune ha diritto a chiedere le somme relativi al 2015. Di questi avvisi che stanno arrivando a casa alcuni sono relativi a somme che sono risultate poi pagate. Alcuni cittadini, infatti, hanno dimostrato che c'era stato un errore dell'ufficio nell'inviare di nuovo la bolletta. In questi casi chi ha la ricevuta, dunque, può dimostrare di aver già fatto il pagamento nel 2015. E non deve far altro che, come hanno già fatto alcuni cittadini, contattare l'ufficio tributi: all'indirizzo email tributi@comune.orbetello.gr.it oppure ai numeri 0564 - 861424, 861405, 871427, 861415, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 10; deve comunicare di essere in possesso della ricevuta, poi deve inviarla e la bolletta verrà cancellata. Chi invece non trova la ricevuta o si rende conto di essersi dimenticato di aver fatto il pagamento, dovrà provvedere al saldo e se lo farà entro il termine stabilito di 60 giorni non pagherà nessuna mora e nessun interesse. In questo caso, infatti, non saranno applicati gli interessi e le sanzioni e la copia del modello F24 utilizzato per il pagamento dovrà essere inviata via email all'ufficio tributi in modo da chiudere la posizione debitoria. Se invece i termini dovessero scadere senza essersi messi in regola, allora inizieranno a essere conteggiati gli interessi. Ogni anno il Comune invia gli avvisi per i pagamenti degli anni che stanno per andare in prescrizione. Si tratta di una normale attività degli uffici. L'arrivo dei solleciti ha destato anche alcune polemiche sui social media da parte di chi è sicuro di aver pagato e adesso dovrà mettersi a cercare le ricevute con la speranza di trovarle. Stesso malumore per chi aveva pagato la bolletta ma ha scoperto che il conteggio era errato e quindi ha dovuto sborsare altri soldi.