UN PÒ alla volta, senza dare nell’occhio e col favore delle tenebre. Aveva cercato di disfarsi di vecchi mobili abbandonandoli a lato dell’isola ecologica di via 4 Novembre a Montevarchi, ma è stato immortalato dalla videosorveglianza. Ora il «furbetto», l’ennesimo ripreso nei filmati, dovrà pagare dei bei soldini, 300 euro dopo il recente giro di vite nelle sanzioni deciso dall’amministrazione comunale, per un’irregolarità assolutamente inutile. Perchè, e a questo punto lo sanno persino i muri, basta chiamare il numero verde di Sei Toscana per attivare la procedura di ritiro gratis e a domicilio dei materiali voluminosi ormai inservibili. Il nuovo abbandono selvaggio risale ai giorni scorsi. Nel video si intravede una persona che entra in azione tra le 3 e le 4 di mattina. Arriva a piedi con un carico di sedie, mobiletti e suppellettili e li deposita accanto ai contenitori. E PROPRIO visionando le riprese gli agenti del Corpo Associato di Polizia Municipale sono riusciti a risalire all’identità dell’incivile di turno che si vedrà recapitare a casa la sanzione. E’ in buona compagnia con gli altri cinquanta che dal giugno 2018 al marzo scorso sono stati multati dai Vigili Urbani grazie agli occhi elettronici e alle prove inconfutabili ritrovate ispezionando gli scarti. «Il rispetto delle regole di decoro e di civile convivenza – ha commentato il sindaco Silvia Chiassai Martini - è un nostro impegno costante. Una lotta non facile, ma che portiamo avanti non abbassando la guardia attraverso il monitoraggio quotidiano dei nostri addetti, favorito anche dalle segnalazioni dirette che riceviamo dai cittadini. Le immagini lasciano pochi dubbi sul comportamento vergognoso del furbetto che, come se nulla fosse, abbandona gli ingombranti per strada pensando di essere facilitato dall’orario e dal buio, incurante di potere usufruire di un servizio gratuito per il ritiro». UNA CONDOTTA che la prima cittadina definisce «intollerabile nei confronti dell’ambiente e del decoro» e che, ricorda, incide sulle tasche della collettività: «Ogni anno spendiamo risorse extra dal bilancio dell’ente – prosegue – a causa della maleducazione di queste persone per ripulire le strade e le aree pubbliche dai rifiuti lasciati fuori dai cassonetti. Per fortuna, utilizzando le telecamere, siamo passati da circa 60 mila euro sborsati nel 2016 ai 45 mila del 2018 relativi ai soli interventi di rimozione dei rifiuti».