Rifiuti abbandonati, scatta la stretta Il Comune: presto le fototrappole

ARRIVANO le foto trappole anche a Bibbiena: il Comune indignato di fronte all’ultimo caso di abbandono di rifiuti a Partina. Mercoledì scorso alcuni oggetti ingombranti sono stati infatti abbandonati in prossimità dei cassonetti per l’indifferenziato, nonostante gli appelli fatti a più riprese dall’amministrazione. Ieri la scoperta: i cittadini della frazione hanno segnalato una quantità consistente di mobili lasciati in una piazzola sopra il paese. Sembra infatti che un furgone si sia fermato e abbia abbandonato senza ritegno scarti di mobili e pezzi di poltrone, un’immagine che il comune ha definito «agghiacciante per tutti». «Il fatto diventa ancora più fastidioso quando veniamo a sapere le spese che la comunità deve sostenere: nel solo anno 2017 infatti sono stati sprecati, ed è proprio il caso di dirlo, oltre 13 mila euro dalle casse comunali» hanno fatto sapere gli amministratori, che questa volta non si sono limitati a denunciare e richiamare al senso di civiltà coloro che hanno messo in atto questo scempio, ma hanno deciso di annunciare l’installazione a breve di foto trappole. «L’abbandono degli ingombranti non è solo un gesto di inciviltà, ma anche un costo enorme per la comunità, aspetto questo inaccettabile soprattutto alla luce del fatto che Sei Toscana ha predisposto da tempo un servizio gratuito – si legge nella nota stampa diffusa dal comune – visto che in questo periodo la situazione sta diventando pesante poiché molti cassonetti sono utilizzati impropriamente, abbiamo deciso di installare foto trappole per identificare gli autori degli abbandoni». «RICORDIAMO a tutti il numero verde messo a disposizione di Sei Toscana per lo smaltimento dei rifiuti ingombrati (800127484). Per chi verrà immortalato nel fare cose vergognose come abbandonare i rifiuti, la giustizia farà il suo corso». Nel 2017 i 331 cassonetti dedicati alla raccolta urbana indifferenziata nel territorio bibbienese, sono stati letteralmente presi d’assalto da materiale ingombrante che per legge non deve essere smaltito in tal modo, esistendo appunto un servizio apposito gratuito per i singoli cittadini. «Purtroppo non sono solo i cassonetti ad essere presi di mira e ieri abbiamo assistiamo ad un altro gesto che definire vergognoso è poco – dicono gli amministratori – Se a fare appelli alla civiltà e al buonsenso non giova, dobbiamo per forza passare a metodi diversi. Le fototrappole, annunciate tempo fa, verranno presto installate».

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