Furbetti dei rifiuti, super-trappole

Arezzo

LE FOTO TRAPPOLE funzionano, ma ancor più funzionerebbe un metodo che in tempo reale sia in grado di rilevare l’abbandona di rifiuti e poter sollecitare l’intervento in pochi minuti. Potrebbe essere di sicuro un importante deterrente contro i furbetti, ma anche un modo per tenere sempre pulita la città. Pare un obiettivo irraggiungibile eppure qualcuno ci sta provando: il dipartimento di ingegneria dell’informazione e scienze matematiche dell’Università di Siena. Proprio la prestigiosa università ha proposto di stipulare una convenzione con il Comune di Arezzo dal titolo «sperimentazione di tecnologie innovative applicate al rilevamento di rifiuti abbandonati». Da una delibera della giunta comunale si evince che il dipartimento «si è reso disponibile a sviluppare un progetto sperimentale per la messa a punto di un sistema di acquisizione ed elaborazione di immagini in grado di trasmettere l’informazione dell’abbandono in tempo reale, oltre che registrare l’evento e potenzialmente cogliere elementi utili a ricondurre all’autore del fatto». Insomma, non siamo lontanissimi da avere a disposizione un sistema puntuale per l’individuazione dell’abbandono dei rifiuti. La convenzione c’è e il budget messo a disposizione per questo progetto ammonterà a 45mila euro. MA IN COSA CONSISTE esattamente questa ricerca? «Mettere a punto un sistema che, a partire dall’elaborazioni di immagini real-time ottenute mediante sensori visuali, rilevi e localizzi e la presenza di rifiuti in inquadrature contenenti cassonetti di superficie devoluti alla raccolta dei rifiuti», si legge nel progetto. «Una volta rilevata la presenza di tali rifiuti (giacenti in prossimità oppure debordanti dai cassonetti monitorati), con una frequenza di rilevazione adeguata (nell’ordine della decina di minuti), il sistema provvederà ad inviare in remoto i segnali di allarme ritenuti opportuni a consentire un intervento di ripristino della stato di decoro». Intanto, in attesa che questo nuovo servizio entri in fase di sperimentazione in città, già da alcuni mesi la app «Arezzo Clean», messa in campo dall’amministrazione comunale, fornisce ai cittadini un aggiornamento continuo e completo sul servizio di raccolta rifiuti e spazzamento attivi sul comune. C’è anche la sezione «segnalazioni» che consente l’inserimento di foto per ogni tipo di disservizio e di abbandoni. Il nuovo sistema elaborato dall’Università, sarà sicuramente utile anche nel centro storico, soprattutto da quando inizierà il metodo di raccolta con i cassonetti dedicati all’umido e all’indifferenziato.

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