C’È UNA VALLE che dà segnali positivi nella crescita della raccolta differenziata ed è la Valdichiana, merito di due comuni pionieri come Monte San Savino e Civitella che superano il 65% e di alcuni astri nascenti nella gestione dei rifiuti. Attenzione però, non siamo ancora ai livelli sperati e i dati ufficiali del 2017 ci presentano anche alcune doverose riflessioni. Una valle, come riferisce l’assessore all’Ambiente di Cortona Andrea Bernardini (che poi è il coordinatore dell’Aor), che supera il 50% di raccolta differenziata e che nel complesso fa meglio delle altre «sorelle aretine». ANCORA non c’è una simmetria fra i vari territori, ma i segnali sono incoraggianti, basti pensare che se i civitellini e i savinesi sono ormai le punte di diamante, sulle fasce agiscono due «ali» come Lucignano e Marciano che hanno più che raddoppiato il livello di raccolta differenziata in un anno. I due comuni sono passati rispettivamente dal 27% al 57% e dal 25% al 56%. I numeri sono quelli che l’Arrr, agenzia regionale recupero risorse, fornisce ogni anno certificando la raccolta differenziata. Lucignano e Marciano sono destinati a vedere crescere ancora la differenziata perché di fatto nel 2017 hanno raggiunto il cento per cento degli utenti con il servizio di raccolta porta a porta. Un fatto che non è possibile in territori come Cortona e Castiglion Fiorentino che hanno superfici montuose e numerosi piccoli aggregati urbani dislocati in aree rurali. Prendiamo il caso di Castiglion Fiorentino che ha ottenuto un notevole incremento passando dal 28% al 40% a fine 2017, i dati del Comune, quelli che vengono elaborati mensilmente dal gestore, riportano a giugno 2018 quota 65%. Cortona, avendo chiuso il 2017 al 35% (era al 32% nel 2016), di fatto attualmente si aggira intorno al 50%. CASO A PARTE Foiano che ancora ha un basso numero di utenti «pap» e che ristagna sotto il 30% di differenziata e che solo ora, con l’apertura del centro di raccolta dei rifiuti, potrà ampliare il servizio. Cortona ha aumentato in modo consistente gli utenti «porta a porta» nel 2018 e vedrà i risultati più concreti di questo passaggio a fine anno. Da pochi giorni inoltre il Comune ha concesso la possibilità di scaricare al centro di raccolta anche usando veicoli aziendali. Come insegnano le esperienze virtuose, il picco si ottiene dopo due anni dall’entrata in vigore della raccolta domiciliare. L’unico elemento che potrebbe guastare la festa può essere quanto accaduto a Ferragosto, quando il gestore lasciò a casa i netturbini senza rinnovargli il contratto e ci furono disservizi.