A GIORNI l’approvazione da parte dei soci del bilancio di Sei e il rinnovo del cda, ma intanto il gestore dei rifiuti ha fatto uscire i dati su una ricerca che ha coinvolto più di 4500 i cittadini, 1700 aretini, nei 104 comuni in cui Sei presta servizio. Come è andata? Meglio che nel 2017. «I dati dell’indagine ci gratificano – dice Marco Mairaghi, amministratore delegato di Sei Toscana – ma devono rappresentare per noi un punto da cui ripartire per proseguire il percorso virtuoso intrapreso negli ultimi anni». L’indagine si è concentrata principalmente sulla valutazione dei servizi di raccolta a cassonetto stradale, domiciliare con attrezzature ad accesso controllato, servizi di spazzamento, ubicazione e distribuzione dei contenitori per la raccolta differenziata, utilizzo di stazioni ecologiche e centri di raccolta e sul servizio di ritiro dei rifiuti ingombranti. Dai risultati dell’indagine, che presentano omogeneità rispetto a tutto il territorio della Toscana meridionale, emerge un miglioramento rispetto alla precedente analisi e un diffuso grado di soddisfazione per i servizi erogati condiviso da oltre il 62% degli intervistati (erano il 56% nel 2017), con il 30% degli intervistati che si dichiara comunque parzialmente soddisfatto e gli insoddisfatti che rappresentano meno dell’8% del totale. «QUESTA SECONDA indagine – commenta il presidente di Sei Toscana, Leonardo Masi – si affianca agli altri strumenti di ascolto già utilizzati con l’obiettivo di avvicinare i cittadini del territorio e renderli sempre più parte attiva e coinvolta nel processo di gestione di un servizio così importante come quello della raccolta dei rifiuti. Non solo, adesso l’attività di condivisione dei risultati proseguirà con Ato e tutte le Amministrazioni comunali da esso rappresentate, in modo da confrontarsi sulle esigenze rilevate in ciascun territorio e permettere così di individuare azioni di miglioramento dei servizi nel breve e nel medio periodo».