In 5mila non pagano i tributi

Grosseto

Anno nuovo solite tasse. No anzi, contrordine. Anno nuovo solito zoccolo duro di evasori ed elusori fiscali nel Comune di Grosseto. Diciamo 5.000 persone - considerato che l'importo medio dovuto all'agenzia delle entrate di 400 euro a circa - che ogni anno omettono di pagare l'Imu (imposta municipale), Tasi (tassa comunale per i servizi indivisibili), Tari (tassa sui rifiuti) e marginalmente Tefa (tassa per l'esercizio della tutela e delle funzioni ambientali), quest'ultima dal 2020 riscossa dal Comune e poi girata alla provincia. Insomma, ogni anno circa 5.000 persone campano a scrocco sulle spalle dei grossetani onesti, per l'erogazione dei servizi garantiti dal Comune. Cosa che, peraltro, potrebbe essere il sintomo della difficoltà diffusa fra le fasce di reddito medio basse a sostenere certe spese. È quanto risulta dalla determina di fine anno, firmata dal dirigente nel settore Nazario Festeggiato che ha messo nero su bianco l'ammontare degli accertamenti - 4.077.938 di euro di Imu, Tari e Tasi, 25.918 uro per la Tefa - poi inviati all'agenzia delle entrate perché li metta al ruolo e proceda alla loro riscossione. Tutto semplice a quanto pare, se non fosse per alcuni dettagli non insignificanti che ci vengono illustrati dall'assessore alle finanze del Comune di Grosseto, Simona Rusconi. «Quella del recupero crediti è ovviamente un'attività di routine per il Comune - spiega - A Grosseto abbiamo una base di evasione di tasse e tributi comunali piuttosto stabile, che coinvolge circa 5.000 proprietari di case. Anche la cifra che ogni anno viene fuori dall'incrocio delle banche dati che oggi facciamo con un software molto efficiente e avanzato che si chiama "SicraWeb" è piuttosto stabile, e si aggira intorno ai due milioni di euro all'ano. Chiaramente l'attività di accertamento avviene sugli anni precedenti, e la riscossione, affidata all'agenzia per le entrate, si conclude nell'anno successivo all'accertamento». Ma le sorprese non mancano lo stesso. «Il vero problema è che per quanto riguarda Imu, Tari, Tasi e Tefa il 45% di quello che viene accertato come evasione fiscale è di fatto inesigibile. Per cui, guardando alle cifre in ballo quest'anno, all'amministrazione comunale mancano strutturalmente circa 700.000 uro. A oggi abbiamo già riscosso più o meno 1,3 milioni di euro, quindi mi sento tutto sommato tranquilla. Poi ci sarebbe tutta la partita delle contravvenzioni per la violazione del codice della strada, che purtroppo rimangono inesigibili per il 95% in conseguenza dei meccanismi di riscossione e del fatto che è molto più facile evadere quel tipo di tributo». Le riscossioni attualmente in corso sugli avvisi di accertamento tributario riguardano gli anni di imposta 2017- 2018 complessivamente validi, e assommano a un ammontare complessivo pari a 4.077.939,82 euro, di cui 25.918,24 per tributo provinciale (Tefa). Il gettito definitivo - recita la determina - sarà determinato con successiva rendicontazione da attuarsi in sede di riaccertamento dei residui, rettificato da eventuali annullamenti e/o rettifiche». Il capitolo di bilancio è il n° 1270 "Recupero imposte e tasse" del Bilancio 2023-2025, annualità 2023, le somme come di seguito specificate: violazioni Imu e Tsi anni di imposta 2017 - 2018 per un ammontare complessivo di 3.533.656,82 euro; violazioni Tari anno di imposta 2017 per infedele/omessa dichiarazione per un ammontare complessivo pari a 518.364,76 euro, comprensivo di imposta, sanzioni e interessi applicati per il recupero del tributo evaso. 

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