Sulle spiagge maremmane si depositano mediamente 300 rifiuti ogni 100 metri lineari di spiaggia. È il dato che emerge dal progetto Common, finanziato dall`Unione europea, presentato ieri mattina nella sala consiliare della Provincia da Legarnbiente. Il dato più eclatante di questo monitoraggio iniziato nel 2019 è sicuramente quello della Feniglia, nella quale in inverno è stato rilevato un picco di 3.000 oggetti, quando la media del buono stato della spiaggia sarebbe 20 oggetti ogni 100 metri; la media nella spiaggia che si trova nei territori di Orbetello e Monte Argentario è di 390 rifiuti. «La Feniglia, per sua conformazione-viene specificato dagli esperti dell`università di Siena- è la prima barriera nelle mareggiate da sud e quindi si prende tutti i rifiuti che arrivano anche dal Tevere. Purtroppo la maggior parte delle plastiche rimane sui fondali». «Siamo stati ribattezzati il "rastrello del mare" - conferma l`assessore all`ambiente del comune di Orbetello, Luca Minucci - Sulla spiaggia arrivano quantità inimmaginabili di rifiuti e dopo una mareggiata si trova di tutto, anche animali. Le cause vengono da lontano e andrebbero affrontate a livello nazionale». Anche Scarlino e il Parco della Maremma sono comunque sopra la media provinciale, mentre tutte le spiagge sono sopra i limiti della Commissione europea. Oltre il 95% dei rifiuti rinvenuti è costituito da plastica, per la metà si tratta di oggetti in plastica monouso. Importante la presenza dei bastoncini di cotton fioc che rappresentano un rifiuto su tre. Grazie ai protocolli scientifici utilizzati, è stato possibile individuare le sorgenti di inquinamento responsabili dei rifiuti spiaggiati: le attività nell`entroterra si confermano la principale fonte inquinante, responsabile per il 35% dei rifiuti totali, seguite dalle attività lungo la costa, con il 20%. Una percentuale non trascurabile di rifiuti, il 5%, è legata alle attività prettamente marittime, quali pesca e acquacoltura. Gli amministratori presenti (la neo assessora all`ambiente Erika Vanelli e il funzionario Alessandro Bisdo mini di Grosseto, la sindaca di Castiglione della Pescaia Elena Nappi, il sindaco di Gavorrano Andrea Biondi), Giuseppe Tavani di Sei Toscana e Fabio Sabatini dell`Associazione Balneari hanno portato la loro testimonianza e hanno ricordato il lavoro che stanno facendo per aiutare a migliorare la situazione. «A Orbetello - ha detto Minucci - siamo passati in sette anni da110% di raccolta differenziata a oltre il 55%». Interessante il dato di Nappi: «Durante l`anno arriviamo anche al 90% della differenziata con i nostri 7.200 residenti, che crolla al 20-30% con l`arrivo dei turisti, che arrivano a 100.000 in estate. Serve educazione». Tavani ha parlato della quantità di rifiuti prodotti: «580 chili per abitante, che diventano 1.200-1.800 in estate». «C`è da lavorare sull`educazione ambientale - secondo Vanelli e Bisdomini - Dopo il progetto Estate Clean, l`eliminazione del fumo sulla spiaggia, arriverà il natante raccogli plastiche nel canale San Rocco». «Dal progetto Common commenta Angelo Gentili della segreteria di Legambiente - emerge una presenza consistente di rifiuti plastici superiore ai limiti dettati dalla commissione europea. C`è però una grandissima capacità di rete da parte sia dei Comuni, sia delle associazioni di categoria, sia dei balneari, sia di tutto il comparto costiero e turistico per fronteggiare questa situazione». Mail dato-benché decisamente rilevante -non preoccupa Gentili: «Pensavamo che ci potesse essere una presenza minore di plastica mentre ciò che comunque il mare ci porta è molto consistente. Il fatto eclatante della Feniglia è molto chiaro: per una questione di correnti o di situazioni particolari ci si riversa una quantità di plastica gigantesca. C`è molta attenzione per la pulizia ma basta una mareggiata e il rifiuto ritorna». Il motivo dell`ottimismo è presto detto: «Il protagonismo di tutta la fascia costiera, di tutti i Comuni e i soggetti coinvolti è fondamentale. Bisogna quindi mettere gli erogatori per riempire d`acqua le borracce, raccogliere le cicche di sigaretta negli stabilimenti balneari, fare le operazioni di pulizia delle spiagge, il natante per il canale San Rocco e quindi fare in modo che sia la capacità di eliminare la plastica a monte dei corsi fluviali. Tante azioni virtuose (a cominciare dall`intervento di Castiglione con il drone elimina-plastica) tese a dimostrare chiosa infine - che in Maremma c`è una grande voglia di cogliere la sfida ambientale e di imporsi in ruoli da protagonisti rispetto alle azioni di tutela del territorio e dell` ecosistema marino».