«TRACCIARE i rifiuti vuol dire spingere la raccolta differenziata e responsabilizzare il cittadino, protagonista di un piccolo gesto che fa bene all’ambiente e all’economia del servizio», dice Giuseppe Tabani, direttore tecnico di Sei Toscana. L’occasione è stata, ieri, la presentazone da parte del gestore unico dei rifiuti nella Toscana Sud delle nuove attrezzature per la raccolta, verso un servizio ecosostenibile. Nel segno dell’innovazone tecnologica e verso la tariffazione puntuale (si paga per quel che si conferisce in modo indifferenziato): nella sede di via Simone Martini a Siena ieri c’erano un container scarrabile che diventa una vera e propria stazione ecologica itinerante informatizzata con sistema di riconoscimento utente e pesatura rifiuti; un ‘eco-punto’ per la raccolta di tipi diversi di rifiuto; un cassonetto per Rsu (rifiuto indifferenziato) con accesso controllato e calotta che misura i conferimenti; un cassonetto con griglia per il conferimento di carta e cartone; una postazione di bidoni con riconoscimento utente e pesatura rifiuti; un eco-compattatore per il conferimento di lattine e bottiglie di plastica; una colonnina per l’olio alimentare esausto; un press container per il conferimento del cartone delle utenze commerciali. La rivoluzione tecnologica sta dunque partendo: la prima fase, già dal marzo prossimo, prevede la sperimentazione in alcuni Comuni, a partire dal Chianti e Siena nell’area senese, ma anche a Grosseto e Arezzo. Propedeutico al tutto, l’integrazione da parte del gestore Sei Toscana dell’anagrafe degli utenti, da dotare di card identificative per l’accesso appunto alle attrezzature; poi l’acquisto, attraverso gara unica, delle attrezzature per l’intera area. Ma fondamentale è la messa a conoscenza del cittadino delle nuove procedure, quelle che determineranno una rivoluzione culturale nel semplicistico buttare la spazzatura. «Le attrezzature sono smart, perché dotate di dispositivo che, grazie ad un’eco-tessera, permetterà di identificare l’utente che conferisce il rifiuto – spiega il presidente di Sei, Roberto Paolini –. Tramite questi nuovi modelli intelligenti sarà possibile identificare chi butta cosa e misurare l’effettivo utilizzo del servizio. L’obiettivo è quindi abituare le persone a differenziare il più possibile, perché differenziare vuol dire anche abbattere la bolletta». «Questo è un passo fondamentale nella direzione di misurare la quantità di rifiuti conferita da ciascun utente, quale presupposto per l’applicazione di una tariffa che premi il cittadino virtuoso nel differenziare – dice Paolo Diprima, direttore Ato Toscana Sud –. L’iniziativa è in linea con l’attenzione che la Regione sta dimostrando verso la tariffazione puntuale, e per questo Ato ha chiesto di attingere ad un importante cofinanziamento per coprire parte dell’investimento strategico». Ad oggi laToscana Sud è ferma al 40% di differenziata, quando l’obiettivo è il 70%.