Verso un’economia circolare. La Toscana del sud laboratorio nazionale

Verso un’economia circolare. La Toscana del sud laboratorio nazionale

Palazzo Strozzi ha ospitato il convegno “Verso un’economia circolare. La Toscana laboratorio nazionale” organizzato da Confservizi Cispel Toscana in collaborazione con Regione Toscana e Anci Toscana, durante il quale è stato discusso il pacchetto di misure dell’Unione Europea sull’economia circolare. Chiare le parole del presidente di Confservizi Cispel Toscana, Alfredo De Girolamo, che ha affermato come questa sia “la sfida ambientale ed economica più importante dei prossimi anni. Le aziende di servizio pubblico locale, la Regione e i Comuni possono fare molto per promuovere, sostenere, praticare gli obiettivi dell’economia circolare, riducendo sprechi, utilizzando al meglio le risorse naturali, regolando bene le attività economiche pubbliche e private a scala locale, aiutando la creazione di imprese, di posti di lavoro, di idee”. Per il presidente di Confservizi Cispel Toscana “è necessario individuare un mix di incentivi, disincentivi e tasse ambientali che orientino produttori e consumatori verso la produzione e l’acquisto di prodotti ad alta efficienza di uso delle risorse. Ripensare profondamente lo strumento della responsabilità estesa del produttore, migliorare i criteri degli acquisti verdi delle pubbliche amministrazioni e utilizzare meglio i Fondi Strutturali. Miglioramenti necessari perché l’Europa si doti di un quadro legale e di indirizzo chiaro ed impegnativo in materia di economia circolare”. Dal convegno è emerso quanto la Toscana sia una delle regioni con una più spiccata vocazione industriale al riciclaggio. Alle tradizionali filiere del tessile (Prato), della carta (Lucca) e del vetro (Empoli) sono attive altre iniziative industriali importanti nel settore del riciclaggio: l’esperienza di Revet (partner industriale di Sei Toscana) e Revet Recycling che opera nel campo del riciclaggio delle plastiche eterogenee raccolte in maniera differenziata anche nella Toscana del sud. A queste importanti esperienze si aggiungono quelle degli impianti di compostaggio di TB, nel comune di Terranuova Bracciolini, di Futura, nel comune di Grosseto, con l'impianto delle Strillaie a servizio dell'area grossetana e di Sienambiente, con gli impianti di Asciano e Abbadia San Salvatore per la produzione del compost di qualità prodotto grazie alla raccolta della frazione umida che Sei Toscana svolge quotidianamente nei 106 comuni della Toscana del sud. Iniziative interessanti giungono direttamente anche dal gestore unico dei rifiuti dell’Ato Sud impegnato a promuovere progetti innovativi nel campo della sostenibilità ambientale e dell’economia circolare. Fra questi “Sonita”, il prototipo di veicolo elettrico raccogli-rifiuti realizzato in collaborazione con le aziende Marcopolo e Revet e presentato nei giorni scorsi con successo a EVER, l'undicesimo Salone Internazionale dei veicoli elettrici e della mobilità sostenibile; o l’impiego del “T-riciclo”, il veicolo fotovoltaico integrato a pedalata assistita per la mobilità sostenibile della raccolta dei rifiuti e dello spazzamento delle strade e alcuni furgoni alimentati a metano da adibire a stazione mobile di raccolta. O come il progetto di impiego di autocompattatori elettrici fotovoltaici per ottimizzare i trasporti dei rifiuti differenziati prodotti nei centri di raccolta, in fiere e manifestazioni.

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