Nei giorni scorsi la Giunta regionale toscana, facendo seguito a specifiche richieste di aiuto giunte da parte delle amministrazioni regionali calabrese e ligure, ha deciso di accogliere nei propri impianti un determinato quantitativo di rifiuti solidi urbani. Una prassi già adottata in passato, secondo quanto previsto dalla normativa nazionale e regionale, attraverso la stipula di accordi per il conferimento di rifiuti urbani in caso di situazioni di crisi di altre regioni. Ovviamente la sigla dell’accordo – che nel caso della Liguria è un rinnovo, mentre con la Calabria è la prima volta – arriva dopo attenta verifica con province e Ato di riferimento delle disponibilità effettive di accoglimento e prevedendo monitoraggi e controlli da parte degli enti competenti. Il conferimento dei rifiuti urbani avverrà nel pieno rispetto della normativa nazionale, regionale e delle condizioni autorizzative previste per i singoli impianti di trattamento. Il trasferimento dei rifiuti calabresi agli impianti della Regione Toscana avverrà fino al 30 settembre 2015, per coprire la situazione di crisi del periodo estivo. Sui rifiuti conferiti saranno effettuati controlli anche da parte delle diverse amministrazioni provinciali dove hanno sede gli impianti di trattamento, avvalendosi dell’Arpat. L’accordo con la Regione Liguria ha invece durata di un anno per un quantitativo pari a 25.000 tonnellate solo di rifiuti indifferenziati - provenienti dai comuni della provincia di La Spezia e dalla città metropolitana di Genova. Le spese di conferimento sono a carico della Regione Calabria e della Regione Liguria. “La Toscana gestisce i rifiuti in modo virtuoso: così possiamo venire incontro alle situazioni emergenziali di altre Regioni – commenta l’assessore regionale all’ambiente, Federica Fratoni –, ovviamente i costi sostenuti da Calabria e Liguria potranno contribuire a calmierare la tariffa per i cittadini della Toscana”.