Sono 27 i comuni toscani nella top ten della classifica nazionale sulla raccolta differenziata dei rifiuti. C’è almeno un “Riciclone” in ogni regione, secondo il rapporto Comuni Ricicloni 2013 realizzato da Legambiente, ma continua il trend positivo per la Toscana che, nella classifica nazionale, sale all’ottavo posto con 27 comuni (erano 21 lo scorso anno) e una percentuale del 9,4% rispetto al 7,3% al 2013. Per quanto riguarda i dati in base alle categorie, Monsummano Terme è il migliore tra i comuni toscani sopra i 10.000 abitanti con un indice di buona gestione di 72,89 e una percentuale di raccolta differenziata del 85,0%. Vincitore per regione e categoria, in questo caso sotto i 10.000 abitanti, anche Gambassi Terme con un indice di buona gestione del 66,68 e una percentuale di raccolta differenziata dell’89,5% e per il dato di 0,92 kg di rifiuti urbani procapite (media giornaliera) ovvero con una produzione di rifiuto secco indifferenziato inferiore a 75 Kg/abitante /anno. Oltre ai “Comuni Ricicloni”, ci sono i “Comuni Rifiuti Free”, quelli cioè che debbono smaltire solo 75 kg di rifiuti residui procapite all’anno, dove vale il principio del “chi inquina paga” e in discarica finisce solo quello che non è possibile recuperare in alcun modo. In Toscana esempi di straordinario virtuosismo sono: Empoli (FI) con i suoi 48mila abitanti, Fucecchio (FI) e Monsummano Terme (PT) che superano di gran lunga i 20mila abitanti. Fra i comuni premiati, anche Piombino grazie alla sua raccolta differenziata degli imballaggi in acciaio. Piombino fa parte del bacino di raccolta della società Revet, con cui Ricrea (il Consorzio Nazionale Riciclo e Recupero Imballaggi Acciaio) ha convenzione per la raccolta degli imballaggi che vengono selezionati presso una piattaforma di selezione e avviati ad un operatore collegato al consorzio per la successiva valorizzazione e invio in acciaieria. La raccolta pro capite, grazie alla campagna di comunicazione locale realizzata da RICREA in collaborazione con SEI Toscana e Revet nella primavera del 2013 a mezzo affissioni e spot televisivi ha permesso un aumento del 30% rispetto l’anno 2012.