
Partire dalle scuole per formare uomini e donne modello nella differenziazione dei rifiuti. E’ questo l’obiettivo del progetto lanciato dal Comune di Grosseto volto a sensibilizzare i bambini delle scuole sulla corretta pratica della raccolta differenziata dei propri rifiuti. Si chiama “Educazione ambientale da indossare” ed è un’iniziativa rivolta ai giovani studenti delle quinte elementari del comune maremmano che, attraverso un ciclo di lezioni con esperti e personale dell’amministrazione, impareranno il corretto uso dei rifiuti e della raccolta differenziata indossando anche una maglietta prodotta in collaborazione con Ecolat, l’azienda socia di SEI Toscana, che gestisce l’impianto di selezione e valorizzazione delle raccolte differenziate oltre al centro di raccolta di via Zaffiro a Grosseto. Saranno circa 200 i bambini che parteciperanno all’iniziativa promossa dall’assessorato all’Educazione ambientale del capoluogo maremmano. Il progetto è partito in questi giorni in via sperimentale, con il primo incontro che si è svolto nella scuola elementare di via Monte Bianco, a Grosseto per poi proseguire con i ragazzi delle quinte elementari di tre istituti comprensivi: l’istituto comprensivo Grosseto 2 con 22 alunni della scuola di Roselle, il comprensivo 5 con 109 alunni della Pasucci di via Rovetta, della Fucini di Barbanella e della scuola di Braccagni e l’istituto comprensivo Grosseto 6 con 69 alunni della scuola primaria di Istia d’Ombrone e della scuola di via Monte Bianco. A tutti gli alunni delle classi coinvolte nel progetto sono stati consegnati una maglietta con lo slogan “Io rifiuto i mostri. E faccio la differenza” e un libretto dal titolo “Come ti butto. Il bon ton della raccolta differenziata”, realizzati grazie al contributo dello sponsor Ecolat. Come si differenziano i rifiuti nelle proprie abitazioni, le modalità per differenziare gli ingombranti e piccoli accorgimenti per avere cura dell'ambiente e della città. Questi alcuni degli argomenti al centro di ogni incontro. “Grosseto vive una situazione di particolare abbandono dei rifiuti e mancata correttezza della raccolta differenziata — ha spiegato l’assessore Giancarlo Tei —, per questo riteniamo che l’educazione ambientale sia importante per le nuove generazioni”.