“Dobbiamo passare da un’economia lineare a un’economia circolare. Nel riciclo c’è un mercato enorme. Produrre meno rifiuti per crescere di più”. Le parole del Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, hanno dato il via alla diciottesima edizione di Ecomondo, la fiera internazionale del Recupero di materia e dello Sviluppo sostenibile. Fino a sabato 8 novembre, i sedici padiglioni del quartiere fieristico a Rimini saranno interamente occupati, grazie anche alla contemporaneità di Ecomondo con Key Energy (fiera internazionale per l’energia e la mobilità sostenibile), Key Wind (salone dell’energia del vento), Cooperambiente (salone del sistema cooperativo legato all’ambiente), H2R - Mobility for Sustainability e Condominio ECO (new entry di quest’anno che si sposta a Rimini dopo l’ultima edizione di Roma). Lo slogan della manifestazione, che ha assunto un ruolo leader nell’area mediterranea sia come piattaforma tecnologica sia come punto di riferimento di formazione e informazione sulla green economy, l’eco-innovazione e la trasformazione dei rifiuti in risorse, potrebbe essere “più cura dell’ambiente, più occupazione”: Ecomondo sarà anche il momento per un dibattito culturale e scientifico sulla via italiana allo sviluppo sostenibile. A farla da padrone, come ogni anno, gli Stati Generali, seguiti da una quattro giorni di convegni e seminari incentrati sul ciclo completo dei rifiuti, lo sviluppo della green economy, la scarsità delle risorse prime, il riuso dei materiali e il riciclo. Gli Stati Generali sono un’occasione di confronto tra oltre 100 rappresentanti di istituzioni, organizzazioni europee, imprese, mondo della ricerca e associazioni che si occupano di ambiente in Italia e saranno dedicati al tema “Lo sviluppo delle imprese della green economy per uscire dalla crisi italiana”. Un confronto che arriva a pochi giorni dall’allarme sui gas serra lanciato dal Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (Ipcc) delle Nazioni Uniti. “Gli Stati Generali della Green Economy – ha commentato Galletti – sono il motore della conversione culturale, e quindi politica ed economica, che sta ponendo l’economia sostenibile al centro del progetto-paese. I dati parlano chiaro: in anni di crisi gravissima, cresce, e vigorosamente, nel nostro paese un solo comparto, quello della green economy. È cresciuto il volume d’affari ed è cresciuta soprattutto l’occupazione. Il Governo sostiene questa rivoluzione ambientale e vede negli Stati Generali il laboratorio privilegiato del cambiamento”. Per tutte le informazioni su Ecomondo: www.ecomondo.com.