La prima edizione di “Ambiente in Comune”, il concorso promosso da Sei Toscana per premiare le Amministrazioni comunali che si sono particolarmente distinte (o che lo faranno nel prossimo futuro) per progetti e iniziative di significativa rilevanza nell’ambito dello sviluppo sostenibile, entra nel vivo. In questi giorni sono già state presentate diverse candidature da parte delle Amministrazioni comunali dell’Ato Toscana Sud che hanno inviato i propri progetti compilando l’apposito questionario disponibile sul sito internet www.ambienteincomune.it. Il progetto si pone come obiettivo principale quello di ascoltare il punto di vista che le Amministrazioni locali raccolgono dai propri territori in relazione agli obiettivi di sostenibilità definiti dall’Agenda Globale delle Nazioni Unite per il 2030 (SDGs nell’acronimo inglese), dando poi un riconoscimento che valorizzi non solo la bontà dei progetti e delle iniziative promosse, ma anche e soprattutto le loro positive ricadute sulle comunità. Per questa prima edizione, il premio riguarderà le azioni in campo ambientale e sociale coerenti con sette dei diciassette obiettivi dell’agenda 2030, scelti da Sei Toscana pensando sia al contesto territoriale di riferimento che all’affinità con il proprio oggetto sociale. La commissione che decreterà i vincitori è presieduta dal rettore dell’Università degli Studi di Siena, Francesco Frati che sarà coadiuvato da Leonardo Masi e Giuseppe Tabani, rispettivamente presidente e direttore tecnico di Sei Toscana, Paolo Silingardi, presidente di Achab Group (partner del progetto) e Luca Aterini, direttore editoriale di Greenreport.it, quotidiano di economia ecologica. Il premio, oltre al riconoscimento ufficiale e formale che sarà attribuito nel corso di un evento ad hoc, consisterà anche nell’esecuzione da parte di Sei Toscana di interventi sul territorio dei Comuni vincitori, interventi da individuarsi di concerto tra la Società le Amministrazioni interessate. I Comuni hanno tempo sino al 31 marzo per compilare il questionario disponibile sul sito www.ambienteincomune.it.