Sei milioni di smartphone riciclati per produrre le 5mila medaglie che, in questi giorni, stanno andando al collo dei migliori atleti alle Olimpiadi. A Tokyo, la raccolta differenziata e, soprattutto, il riciclo, hanno già vinto la propria medaglia d’oro. Non è la prima volta che l’economia circolare fa il suo debutto ai giochi olimpici: anche parte delle medaglie delle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali di Vancouver nel 2000 e il 30% circa di quelle delle Olimpiadi di Rio, nel 2016, erano state realizzate recuperando dispositivi elettronici. Ma la novità di quest’anno sta soprattutto nella portata del progetto: questa volta tutte sono frutto del riciclo di materiali di scarto, e l’intero Giappone ha contribuito al progetto. L’idea di realizzare le medaglie utilizzando rifiuti elettronici era stata annunciata a febbraio 2017. Due mesi più tardi era partita la raccolta dei dispositivi grazie alla collaborazione delle autorità locali giapponesi, che hanno coordinato più di duemila negozi di elettronica e oltre 1300 scuole, e al contributo di Ntt Docomo, il più importante operatore telefonico giapponese. In due anni circa sono state recuperate vecchie macchine fotografiche, oltre a smartphone, laptop e altri dispositivi per un totale di quasi 80mila tonnellate di scarti. Nei mesi successivi, questi oggetti sono poi stati demoliti e fusi per ottenere i metalli da utilizzare per creare le medaglie. In tutto, sono stati recuperati 32 chilogrammi d’oro, circa 3500 di argento e 2200 di bronzo. Non solo medaglie però: gli atleti dormono su letti fatti di cartone riciclato e materassi prodotti con polietilene riciclabile. I podi dove vengono premiati i vincitori, per la prima volta nella storia delle varie edizioni olimpiche, sono fatti con oggetti di plastica donati dal pubblico, ma anche raccolti negli oceani. Al termine dei Giochi i podi avranno una seconda vita e saranno utilizzati a scopi didattici. Anche le divise sono a zero impatto ambientale: tra i materiali riciclati utilizzati, il poliestere riciclato e alcuni derivati da piante. La torcia olimpica è stata prodotta utilizzando rifiuti di alluminio provenienti da abitazioni temporanee costruite in seguito al terremoto. Il villaggio olimpico è stato costruito grazie all'utilizzo di un tipo di legname proveniente da fonti sostenibili donato dalle autorità locali. Dopo i Giochi il legname verrà restituito per essere riutilizzato, ad esempio, come panchine pubbliche o come parte di edifici pubblici.