Gestione rifiuti nell’Ato Toscana Sud: buoni i risultati dell’analisi sui costi

Gestione rifiuti nell’Ato Toscana Sud: buoni i risultati dell’analisi sui costi

Per il secondo anno consecutivo Sei Toscana presenta i dati dello studio “Analisi di benchmark dei costi della gestione dei rifiuti urbani di Sei Toscana e Ato Sud” realizzato da Confservizi Cispel Toscana sui costi del servizio svolto dal gestore unico dei rifiuti della Toscana meridionale. Lo studio si è basato sul confronto degli indicatori di costo per servizio (a tonnellata e ad abitante) di Sei Toscana, nell’arco temporale 2015-2017, con i dati pubblicati annualmente da ISPRA nel Rapporto Rifiuti e quelli pubblicati dai diversi studi di Utilitalia BAIN & Company sui costi delle raccolte e delle raccolte differenziate in Italia. “Sei Toscana ha affidato a Confservizi Cispel Toscana la realizzazione di questo studio con l’obiettivo di monitorare nel tempo il livello di efficienza nei costi e di confrontarlo con altri contesti, tenendo conto peraltro di alcune peculiarità e specificità che caratterizzano questo prezioso territorio- dice Leonardo Masi, presidente di Sei Toscana.- Lo studio che ci è stato restituito ci conforta, perché evidenzia come i costi del servizio siano più bassi rispetto ai benchmark di riferimento. I dati del 2017 scontano valori di raccolta differenziata ancora troppo bassi, che purtroppo non consentono la creazione delle economie di scala necessarie. Sotto questo profilo sarà d’aiuto la progressiva crescita, già in atto anche grazie agli investimenti di Sei Toscana in accordo con molte della amministrazioni comunali di ATO Toscana Sud, delle percentuali di raccolta differenziata”. Nel corso del 2017 Sei Toscana ha gestito complessivamente 517.972 tonnellate di rifiuti, con un incremento costante della quantità dei rifiuti differenziati passata da 173.769 t del 2016 a 186.983 t nel 2017. Gli abitanti serviti annualmente sono circa 900.000. L’Ato Toscana Sud infatti si caratterizza per una densità abitativa molto bassa (71 ab/kmq, con picchi pari addirittura a 49 ab/kmq) rispetto sia alla media toscana (163 ab/kmq), che alla media nazionale (circa 200 ab/km2) e delle macro aree del Paese. Questo significa che occorre più tempo e bisogna percorrere più km per servire un identico numero di abitanti rispetto alla Toscana del nord. Il costo a tonnellata dell’intero servizio di gestione dei rifiuti urbani nell’Ato Toscana Sud appare più basso dei benchmark considerati (superiore soltanto alla media del Nord Italia) in tutto il periodo temporale considerato. Nello specifico lo studio ha rilevato un miglioramento dal 2016 (330 € a tonnellata) al 2017, poiché il costo medio del servizio è pari a 318 € a tonnellata. La performance è positiva anche rispetto ai 376€/t rilevati per il Centro Italia e ai 355 €/t della Toscana. Il dato assume un valore ancora più significativo prendendo a riferimento il campione ponderato, elaborato da Cispel, che stima i costi in altri comuni italiani paragonabili per numero di abitanti e densità abitativa ai 104 dell’Ato Toscana Sud. Rispetto ai comuni equiparabili infatti, il costo di servizio di Sei Toscana risulta essere più basso, in media, di circa 50 €/t. Il costo a tonnellata del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti indifferenziati e differenziati (rispettivamente 65 €/t e 148 €/t) risulta più basso rispetto alle medie del benchmark considerato (Comuni ponderata, rispettivamente, 89 €/t e 169 €/t – Centro Italia, rispettivamente, 86 €/t e 177€/t) e superiore soltanto alla media toscana (rispettivamente 66 €/t e 120 €/t). Scostamento questo dovuto dalla differenza di densità abitativa. “Il lavoro che abbiamo svolto per Sei Toscana – dice il presidente di Confservizi Cispel Toscana Alfredo De Girolamo - fotografa una azienda con profili di costi efficienti se confrontati con un benchmark nazionale, soprattutto per quanto riguarda i servizi di competenza diretta della società: raccolte indifferenziate, differenziate, spazzamento, e scelta tramite gara. Livelli di efficienza in costante miglioramento nei tre anni considerati (dal 2015 al 2017) come testimoniano gli indicatori a tonnellata e ad abitante per i vari servizi. Sei Toscana – conclude De Girolamo - si configura quindi come una azienda efficiente, con costi unitari inferiori o il linea con i benchmark utilizzati, caso di eccellenza e punto di riferimento a livello nazionale e regionale”. “I dati elaborati per Sei Toscana sono molto positivi – aggiunge il direttore di Cispel Andrea Sbandati - gli indicatori di costo a tonnellata e ad abitante per i servizi che Sei Toscana eroga sono nella maggior parte dei casi inferiori ai dati medi di confronto, dato reso ancora più positivo dalla bassa densità abitativa dell’area servita, elemento tecnico che tende a far aumentare i costi unitari di raccolta e spazzamento”. Secondo lo studio Cispel, i costi per abitante del servizio di lavaggio e spazzamento delle strade appaiono più bassi di tutti i benchmark individuati. Il servizio fornito da Sei Toscana, infatti, costa €14 ad abitante, mentre si spende €25 nel Centro Italia, € 21 in Italia e € 19 in Toscana. “Questo studio è uno strumento importante e significativo soprattutto se visto incardinato con la normativa sulla regolazione ARERA che dal 2020 sarà operativa – spiega Alfredo Rosini, direttore generale di Sei Toscana – il report, evidenzia che i costi sostenuti per il servizio di Sei Toscana appaiono minori rispetto a quelli censiti nel resto del territorio italiano. Se da una parte il dato per i cittadini è confortante dall’altra i dati confermano il momento di difficoltà economica del Gestore. Nonostante questo siamo soddisfatti dell’importante passo avanti fatto negli ultimi anni sul fronte degli investimenti per il miglioramento della qualità dei servizi e della raccolta differenziata.”.

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