Un nuovo piano industriale che prevede investimenti per 150 milioni euro nei prossimi cinque anni. Un obiettivo concreto e ambizioso: raggiungere l’equilibrio economico finanziario della società in due anni, ottimizzando la macchina organizzativa e garantendo ai cittadini e al sistema territoriale servizi più efficienti ed economicamente sostenibili. Con l’approvazione da parte del Cd’A del nuovo piano industriale, inizia una nuova stagione per Sei Toscana, il gestore unico dei rifiuti dei 104 Comuni della Toscana del sud. Il piano industriale, che sarà presentato nei prossimi giorni ad Ato Toscana Sud per avviare il necessario percorso di condivisione, nasce dalle concrete esigenze del territorio e cala le azioni d’intervento nelle sue realtà specifiche. Prevede un investimento di oltre 150 milioni di euro in cinque anni e punta all’obiettivo del superamento del 70% di raccolta differenziata al 2026. Nel piano si prevede anche il passaggio per la maggior parte del territorio a tariffa puntuale. “Il piano industriale – dice il presidente di Sei Toscana, Alessandro Fabbrini – rappresenta il punto d’inizio di una nuova stagione per la società. Il nuovo assetto societario, caratterizzato dall’ingresso di Iren lo scorso dicembre ha introdotto, fin da subito, alcuni elementi di profonda discontinuità rispetto alle gestioni precedenti. Un rinnovamento radicale delle procedure e dell’organizzazione aziendale in un’ottica di miglioramento delle performance e di efficientamento del servizio. A questo si affianca un nuovo piano industriale ambizioso, ma anche estremamente concreto. Un piano che prevede investimenti cospicui che permetteranno di rinnovare mezzi, attrezzature e infrastrutture adibite alla raccolta. Garantendo finalmente quel salto di qualità al territorio che ci aspettava da anni, mantenendo una tariffa sostenibile per i cittadini”. “Uno dei principali obiettivi del piano industriale è quello di una progressiva stabilizzazione delle tariffe a fronte di un servizio migliore e più efficiente – dice l’Ad Salvatore Cappello –. L’efficientamento e l’omogenizzazione dei servizi, infatti, costituiscono due capisaldi del documento. Il piano vuole essere una proposta per il superamento delle problematiche legate in particolare ai nuovi metodi di calcolo delle tariffe introdotti da Arera. Forti dell’impegno dei Soci, del Cd’A, del nuovo management e degli oltre mille dipendenti, credo che possiamo guardare al futuro con ragionevole ottimismo e immaginare per gli anni a venire una nuova fase di fiducia, consolidamento e crescita. Il nostro obiettivo è di dare risposte concrete, coniugando la nuova forte dimensione industriale della società con il dialogo e l’ascolto costante dei territori”.