Ancora più studenti per la seconda edizione di “Ri-Creazione”

Riduzione, riutilizzo, riciclo e recupero. Sono queste le parole d’ordine di “Ri-Creazione. Da oggetto a rifiuto e ritorno”, il progetto di educazione ambientale promosso da Sei Toscana. Dopo il successo della prima edizione (quando furono 5000 gli studenti coinvolti), anche questo secondo anno di attività ha registrato uno straordinario riscontro da parte degli istituti scolastici dei comuni della Toscana del sud. Sono oltre 7000 infatti i ragazzi delle scuole primarie e secondarie che hanno deciso di partecipare, segno tangibile della qualità dell’offerta formativa caratterizzante il progetto promosso dal gestore unico dei rifiuti della Toscana del sud. Quanti rifiuti produciamo ogni giorno? Come fare una corretta raccolta differenziata? In cosa consiste effettivamente il riciclo? A tutte queste domande rispondono, tramite lezioni in classe, laboratori didattici e visite agli impianti, gli educatori ambientali selezionati da Sei Toscana per ogni territorio di riferimento. Obiettivo del progetto è infatti quello di incentivare la diffusione di buone pratiche quotidiane, sia a casa che a scuola e ridurre l’impatto dei comportamenti quotidiani sull’ambiente, costruendo un sistema di relazioni finalizzato a creare occasioni utili nell’educazione allo sviluppo sostenibile dei cittadini del domani. Anche per questa seconda edizione, l’offerta formativa è molto articolata e prevede sei percorsi diversificati e strutturati in relazione alle varie fasce d’età degli alunni e finalizzati all’approfondimento di una o più delle cosiddette 4R del ciclo dei rifiuti. I percorsi partono dalla riduzione dei rifiuti, dal loro riutilizzo, dalle corrette modalità di raccolta differenziata per garantire il riciclo e il recupero, sino alla scoperta delle realtà impiantistiche che nell’Ato Toscana Sud permettono la chiusura del ciclo dei rifiuti. Le visite sono organizzate su richiesta delle stesse scuole e sono possibili grazie alla disponibilità delle società che gestiscono gli impianti: Sienambiente, Aisa Impianti, CRCM, Civitella 2000, CSAI, Futura, Ecolat, TB. Oltre agli impianti, gli studenti hanno anche l’opportunità di visitare le altre strutture a sostegno della raccolta presenti sul territorio, come le stazioni ecologiche e i centri di raccolta gestiti da Sei Toscana. “I numeri di questo secondo anno sono più che positivi – commenta il presidente di Sei Toscana, Roberto Paolini –. Sei Toscana crede molto nel valore dell’educazione ambientale nelle scuole per promuovere la responsabilità civica, l’impegno individuale e collettivo per la tutela dell’ambiente e del territorio. In ognuna delle oltre 300 classi coinvolte si svolge un percorso diverso, unico e irripetibile, scelto direttamente dagli istituti scolastici e tenuto da educatori altamente qualificati. I ragazzi sono semi di sostenibilità nelle famiglie e possono disseminare buone pratiche in futuro. Siamo molto felici di constatare il crescente numero di adesioni, segno tangibile della bontà del progetto e del lavoro portato avanti con dedizione dai nostri uffici”. Per avere maggiori informazioni sul progetto è possibile visitare il sito internet di Sei Toscana, www.seitoscana.it.

FOCUS

I numeri di Ri-Creazione

Oltre 7000 ragazzi (oltre 2000 studenti in più rispetto allo scorso anno), 300 classi fra scuole elementari e medie di oltre 50 comuni dislocati in modo omogeneo nelle provincie di Arezzo, Grosseto e Siena, e nella Val di Cornia. Ma anche 50 visite ai diversi impianti e strutture di raccolta presenti sul territorio che hanno visto la partecipazione di circa 600 ragazzi. I numeri del secondo anno di vita del progetto di educazione ambientale “Ri-creazione” promosso da Sei Toscana certificano il successo dell’iniziativa. Anche quest’anno, oltre alle scuole dei tre capoluoghi, Arezzo, Grosseto e Siena, sono tanti i piccoli comuni della Toscana del sud che hanno partecipato, fra cui alcune novità come Piombino e San Vincenzo (provincia di Livorno); Laterina e Monterchi (provincia di Arezzo); Campagnatico e Seggiano (provincia di Grosseto); Abbadia e Castelnuovo nel territorio senese. In totale sono 56 i comuni coinvolti.

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