Il progetto di educazione ambientale, “Ri-Creazione. Da oggetto a rifiuto e ritorno” di Sei Toscana, è tornato a scuola. Dieci classi delle Primarie degli Istituti comprensivi di Montevarchi sono state coinvolte in lezioni in aula e attività di laboratorio con oltre 200 alunni che hanno approfondito l’argomento dei rifiuti e del ciclo dei materiali, al fine di acquisire più consapevolezza sui comportamenti che incidono sulla vita quotidiana della comunità. Il sindaco Silvia Chiassai Martini ha incontrato oggi i bambini della scuola “Brunero Burbassi” di Levanella: “Siamo molto soddisfatti dell’adesione al progetto delle nostre scuole perché è proprio partendo dalle buone abitudini di ogni giorno, dal nostro piccolo, che possiamo arrivare ad essere parte attiva in grandi temi che riguardano il futuro, la tutela del pianeta, della natura, dell’ambiente – ha detto -Queste lezioni ed esperienze in classe aiutano in prospettiva ad essere cittadini più responsabili, mandando un messaggio positivo e molto attuale: il rifiuto non viene solo smaltito, ma trasformato in qualcosa che è possibile riutilizzare e pertanto più sostenibile”.
Chiassai Martini ha sottolineato di essere in perfetta sintonia con un progetto che rientra perfettamente in un ambito di educazione civica. “Lo condivido perché è fondamentale iniziare dai più giovani per incidere sul cambiamento, in questo caso andando a toccare un settore “in emergenza” come quello dei rifiuti prodotti, dei mari ed oceani invasi dalla plastica. Imparare a conoscere il rifiuto, a differenziare la carta, dalla plastica, dall’umido – ha aggiunto – significa partecipare ad un percorso virtuoso che fa bene alla natura e alla nostra salute. L’impegno dei bambini raggiunge così anche gli adulti, i genitori, i nonni a casa, con buone pratiche che permettono di migliorarci”. Il sindaco si è poi detta oorgogliosa del fatto il Comune di Montevarchi abbia superato la soglia storica del 60% di raccolta differenziata “rispetto al 2016, quando ci siamo insediati la prima volta, in cui Montevarchi era ben al di sotto del 40%. Ma resta ancora molto lavoro da fare e tanto impegno soprattutto dal punto di vista culturale – ha concluso – Sono convinta che i ragazzi siano i migliori alleati del decoro e dell’ambiente”.