Piombino, Rimateria chiede di poter continuare la messa a norma

OGGI dovrebbe partire la richiesta di dissequestro della discarica di Rimateria presentata dal presidente Valerio Caramassi. Lo ha annunciato lui stesso in una assemblea con i dipendenti spiegando che il disseqeustro è necessario per procedere con i lavori e mettere in sicurezza l’impianto. Anche i sindaci di Piombino e Campiglia, con i sindacati, hanno chiesto un incontro sul tema al prefetto Anna Maria Manzone. E in questa settimana ci sarà un vertice in Regione per capire se ai 46 dipendenti di Rimateria, adesso in ferie forzate per i sigilli alla discarica apposti dai carabinieri del Noe, si possono applicare gli ammortizzatori sociali. Da una parte c’è la necessità di rispettare la legge in materia di ambiente e dall’altra quella di tutelare il lavoro e mandare avanti le opere di messa a norma dell’impianto di Montegemoli. I lavoratori dell’impianto continuano i presidi, ieri mattina erano in centro a Piombino, con l’obiettivo di informare la cittadinanza del perché della loro protesta. INTANTO il gruppo consiliare Spirito Libero, coordinato da Andrea Fanetti considera il sequestro della discarica di Rimateria «sbagliato, inutile e dannoso». Il coordinamento di Spirito Libero – lista civica di maggioranza – spiega perché ritiene il sequestro effettuato dai carabinieri del Noe «sbagliato, inutile e dannoso». «Sbagliato perché Rimateria, già da prima della diffida della Regione, aveva presentato il programma per ottemperare agli obblighi di legge e che avrebbe consentito entro questo giugno di eliminare il problema degli odori ed entro l’anno di coprire la discarica. Eravamo cioè tutt’altro che in una situazione di conclamata inadempienza. Inutile perché rischia di far saltare proprio il suddetto cronoprogramma per la messa a norma della discarica; un vero paradosso che rischia di vanificare proprio l’intento stesso con cui teoricamente sarebbe stato messo in atto il sequestro. Dannoso perché rischia seriamente di far fallire il progetto di Rimateria e quindi di recupero ambientale e di sviluppo di una azienda su un settore innovativo come quello della green economy. Dannoso perché se appunto salta Rimateria, saltano anche i bilanci dei Comuni e saltano le famiglie dei lavoratori, alle quali Spirito Libero manda senza se e senza ma la propria piena solidarietà e vicinanza».

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