Recupero delle ecoballe sui fondali del Canale di Piombino, partecipa anche Sei Toscana

Il gestore unico dei rifiuti dell’ATO Toscana Sud, Sei Toscana, affianca il ministero dell’Ambiente nelle operazioni di localizzazione, recupero e smaltimento delle ecoballe perse nel luglio 2015 dalla motonave Ivy nel Canale di Piombino era disperse sul fondale marino al largo dell’isola di Cerboli e alcune delle quali sono finite sulle coste di Piombino e dell’Isola d’Elba. Infatti, Sei Toscana ha firmato un protocollo d’intesa assieme al Controammiraglio Aurelio Caligiore, nominato commissario straordinario di Governo con decreto del Presidente della Repubblica lo scorso 25 giugno, che prevede lo stanziamento di 2.500 euro da destinare alla “contabilità speciale” istituita dal Commissario per avviare le operazioni di individuazione, rimozione e smaltimento del materiale. Sei Toscana spiega che «Lo stanziamento servirà proprio ad accelerare l’iter burocratico di tutte le operazioni previste». Al protocollo ha aderito anche Futura, società gestore dell’impianto di selezione e compostaggio delle Strillaie, che stanzierà altri 2.500 euro. Le operazioni di recupero si divideranno in tre fasi. La prima fase è quella della localizzazione, che sarà svolta con l’ausilio di mezzi navali, strumentali ed expertise resi disponibili dalla Marina Militare Italiana e dal Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera e comprende la localizzazione di ciascuna balla espressa in coordinate geografiche (latitudine e longitudine) con indicazione della relativa quota di profondità, descrizione dello stato di conservazione dei colli, documentazione video ad alta definizione di ogni singola balla localizzata sul fondale e rappresentazione grafica generale dell’area sulla quale insistono le balle. Nella fase di recupero, il Commissario predisporrà il capitolato tecnico propedeutico all’emanazione di un bando di gara europeo per l’affidamento delle operazioni di recupero del materiale. Al termine di queste operazioni, le balle recuperate saranno sottoposte alle analisi previste da parte di Arpat per verificare l’eventuale rilascio di contaminanti e poi avviate a smaltimento L’amministratore delegato di Sei Toscana, Marco Mairaghi, sottolinea: «Abbiamo accolto subito con favore la richiesta del Controammiraglio di partecipare a questo importante intervento di salvaguardia ambientale A fronte di una modica spesa infatti sarà possibile contribuire alle operazioni di recupero di questo materiale che devono avere la massima priorità. Tra le mission di Sei Toscana c’è proprio la tutela del territorio ed è per questo che siamo felici di poter dare il nostro piccolo ma importante contributo per la salvaguardia del nostro splendido mare».

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