«Un panno ecologico in cambio della plastica»

Orbetello

Una bottiglia di plastica in meno sul fondo del mare, in cambio di un panno ecologico che può fare la stessa funzione di pulizia, ma non inquina l'ambiente. Una settimana passata tra mare, sport, tutela dell'ambiente è stata quella appena trascorsa nella baia di Talamone dove si è svolta una interessante manifestazione sportiva, il campionato italiano windsurf Foil e Slalom divisione pinna. Le gare erano relative alle categorie under 15, under 17 e under 20, maschili e femminili con i migliori surfisti giovani d'Italia che si sono dati battaglia tra i venti e le onde maremmane, e che per una volta hanno legato la loro pratica anche alla tutela dell'ambiente ed alla sua preservazione da eventuali fonti di inquinamento. Del resto le plastiche, i detersivi, gli shampoo che purtroppo finiscono il mare rischiano di impoverire l'habitat naturale e ogni pratica che serva a ridurre tale impatto può essere davvero importante. Per questo, Oxana Zarubina (in foto) la rappresentante in Italia di una azienda russa che è attiva nel campo della produzione di prodotti della pulizia biologici, ha fatto da partner al campionato di windsurf, lanciando l'invito a tutti i partecipanti di portare un contenitore vuoto di un qualsiasi prodotto chimico per la pulizia, sia della casa che per la persona, che è stato sostituito a scopo dimostrativo da dei particolari panni, della durata di 2 anni ed ad impatto ambientale praticamente inesistente: «Siamo venuti qui per sensibilizzare il tema ecologico abbinandolo ad uno sport come il wind surf ha spiegato la Zarubina in modo da far capire che chiunque può diminuire l'impatto delle plastiche tramite l'uso degli eco prodotti. Se per esempio, per pulire i vetri di casa, si adoperano dei panni speciali come questi prodotti in Russia, si ottiene lo stesso risultato senza produrre rifiuti di plastica che poi spesso vanno a finire in mare». Prima della partenza della manifestazione, infatti, presso la postazione della manager della Greenway sono state diverse le bottiglie o gli involucri plastificati che sono stati consegnati ad Oxana Zarubina che ha così dimostrato che con l'uso dei prodotti biologici si può evitare uno spreco di plastica ed un possibile danno ambientale se questi stessi fossero finiti a mare. Il tutto al centro di una folla di persone che hanno assistito alle operazioni di gara, caratterizzate da tempo e vento non stabili. 

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