Plastica addio, a scuola i bimbi avranno borracce di alluminio

Mai più senza. È parte di noi, porta un messaggio. Forte e chiaro: bisogna sensibilizzare le future generazioni di adulti a partire dai banchi di scuola. Nel nome dell'ambiente e della lotta all'inquinamento dei mari. Diario, quaderno, astuccio e... borraccia. Il corredo "classico" lo comprano i genitori, la borraccia la regalano i gestori dell'acqua. Dopo le spiagge, l'onda del "plastic free" avanza nelle scuole toscane dove la campanella tornerà a suonare lunedì 16 settembre: decine di migliaia di studenti toscani sono pronti a dire addio alle famigerate bottigliette di plastica.SORPRESA NELLO ZAINO Per dissetarsi a lezione sfileranno dallo zaino la propria borraccia in alluminio, acciaio o plastica riciclata, "dono" delle società che gestiscono il servizio idrico e sottoscrivono convenzioni con i Comuni. Così, nelle mense largo alle brocche di vetro per portare sulla tavola dei bambini acqua potabile "a chilometro zero". D'altro canto, come ricorda Greta Thunberg, «non sei mai troppo piccolo per fare la differenza». Così, al ritorno a scuola, gli studenti pistoiesi, pratesi e fiorentini delle prime elementari riceveranno una bottiglietta d'alluminio con il simbolo di Publiacqua, mentre nelle zone di Lucca, Versilia, Garfagnana e Lunigiana 50 istituti comprensivi verranno invitati ad aderire alla campagna di Gaia spa in cambio di una borraccia. Con tanto di hashtag #plasticfree e, naturalmente, il logo della partecipata. Regala borracce dal 2007 il gestore Acque spa che, complice il boom del "plastic free", ha deciso di moltiplicare gli ordini per il prossimo anno. Anche nel grossetano ci si sta organizzando con l'alternativa alle bottigliette di plastica mentre a Livorno e provincia si va direttamente alla fonte: il gestore Asa ha nel cassetto un progetto pilota per installare un fontanello in 15 plessi scolastici. L'ESEMPIO IN PRIMA La lotta alla plastica usa e getta passa anche da qui. A Prato i dettagli dell'iniziativa saranno presentati domani dai vertici di Publiacqua: per il nuovo anno scolastico, circa 12mila bambini e bambine di Prato, Pistoia e Firenze delle prime elementari riceveranno una bottiglia di alluminio da 400 millilitri da portare nello zaino. Il progetto punta a coinvolgere gli studenti della primaria e l'idea è che la borraccia li accompagni lungo il cammino fino alla quinta. Publiacqua si organizzerà diversamente per inviare le bottigliette di alluminio agli istituti comprensivi interessati: a Prato, ad esempio, arriveranno con i corrieri. LETTERE AI PRESIDILezioni frontali in aula e visite agli impianti di Gaia: il tutto condito con il dono di una borraccia "griffata". Il gestore dell'acqua pubblica che copre 45 Comuni fra Lucca, Versilia, Garfagnana, Lunigiana sta inviando una cinquantina di lettere ai presidi di altrettanti istituti. Per invogliare i bambini al progetto "Alla scoperta dell'acqua", il gestore li omaggerà con un libro in regalo (s'intitola "Acqua in mente") e, appunto, con una borraccia in acciaio. Quelle ordinate sono circa un migliaio, da ristampare al bisogno. «Ben venga accendere il faro su questi temi purché non siano iniziative temporanee ma accrescano la consapevolezza di ciò che può causare l'inquinamento da plastiche - sottolinea Vincenzo Colle, presidente di Gaia - L'acqua del rubinetto controllata dal gestore è sicura, di qualità e non utilizza plastica. Con le nostre borracce è possibile portarla ovunque». LOTTA ALLA PLASTICA I più grandicelli l'avranno in alluminio, i più piccoli in plastica riciclata. E se non c'è la borraccia, a mensa si beve dalla brocca di vetro. È tempo di ordini anche in casa Acque spa: 15mila borracce e 5mila caraffe verranno distribuite nei prossimi mesi nelle scuole. Ma il progetto "Acqua Buona" sui territori di Pisa, Empoli, Pontedera, Capannori, Monsummano è in piedi dal 2007. Sono dodici anni che il gestore propone alle amministrazioni, scuole e famiglie il consumo di acqua di rubinetto nelle mense per eliminare la plastica. I Comuni aderenti sono 27 sui 53 coperti da Acque spa: si tratta di 21mila studenti di 243 scuole, che ogni giorno bevono acqua di rubinetto a scuola. Si stima che, grazie al progetto, sia stato possibile evitare la produzione di 56 tonnellate di plastica e di 128 tonnellate di Co2. E alle scuole viene garantita due volte all'anno l'analisi delle caratteristiche dell'acqua erogata, con la fornitura di brocche o borracce. Ma quest'anno l'ordine sarà più massiccio, in vista del nuovo anno scolastico. «Inizialmente - spiega Giuseppe Sardu, presidente di Acque spa - era soprattutto il gestore idrico a proporre l'adesione. Negli ultimi anni registriamo notevoli passi in avanti: sono i Comuni e le scuole che si propongono con entusiasmo». LE RICHIESTE Anche le scuole di Grosseto danno il benvenuto al "plastic free" e all'acqua del rubinetto. Acquedotto del Fiora si sta attivando con le scuole dei 55 Comuni serviti per consegnare borracce gratuite agli studenti. Il numero preciso dipenderà dalle adesioni. «Vogliamo invitare tutti, partendo dai più piccoli, a bere la risorsa erogata dal gestore, buona, sana e controllata - spiega il presidente di AdF, Roberto Renai - grazie ai 12mila campionamenti all'anno fatti utilizzando oltre 80mila parametri». LE FONTANE. Lavori in corso ad Asa, il gestore del servizio idrico di Livorno e provincia. Per eliminare il consumo dell'acqua in bottiglia, l'azienda punta su un progetto pilota per installare fontane di acqua qualità in 15 scuole scelte nella zona di Livorno e provincia (le sedi non sono ancora ben individuate). Come dire: bene la borraccia, ma questa va comunque riempita. Dal rubinetto o, meglio ancora, dai fontanelli di Asa. Top secret il valore dell'investimento.

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