Fondi di caffè dal carcere all'utilizzo in agricoltura

I fondi del caffè consumato nella casa circondariale di Siena verranno raccolti, ne verranno studiate le proprietà e poi saranno anche riutilizzati in più di un settore, specialmente in agricoltura dove possono divenire un fertilizzante per le colture. E’ 'innovativo progetto attivato con un protocollo tra l'Università di Siena e il suo dipartimento di eccellenza di Biotecnologie chimica e farmacia con la casa circondariale di Siena, il Consorzio Archè e la cooperativa sociale La Proposta Onlus. Un progetto unico a livello italiano. Parole e concetti chiave in questa iniziativa sono la "valorizzazione degli scarti di consumo" e il "modello di economia circolare".Ad essere scelto come oggetto del progetto gli scarti di caffè dei detenuti (70) della struttura di Santo Spirito. Si tratta dello scarto più importante nell'ambito dei consumi alimentari del carcere. Un elemento che andava perso e che invece può avere un suo valore come materiale da riciclare e da riutilizzare in ambito agricolo. Ricercatori dell'ateneo si concentreranno anche sulle proprietà. L'obiettivo è promuovere buone pratiche di gestione dei rifiuti anche in ambito penitenziario e far conoscere e incentivare ulteriormente la raccolta differenziata del materiale riciclabile, coinvolgere le professionalità delle cooperative sociali del territorio che sono impegnate in attività di agricoltura sociale e neiservizi ambientali e valutare le opportunità più efficaci dell'uso dei fondi di caffè grazie all'apporto dei ricercatori dell'Università di Siena.Il gruppo di ricerca dell'ateneo che Si occupa di nutraceutica, ovvero dello studio dei principi nutrienti contentai nei cibi che hanno effetti benefici sulla salute, coordinato dal professor Claudio Rossi, analizzerà le proprietà dei fondi di caffè. Dai risultati delle analisi i ricercatori potranno indicare l'uso più appropriato, che potrebbe comprendere un utilizzo cosmetico per creare prodotti per la pelle dalla capacità antiossidante.Dallo studio sulla capacità di inibizione della crescita batterica odi parassiti delle piante potranno arrivare indicazioni sull'utilizzo dei fondi di caffè in agricoltura come ammendante.A questo utilizzo sta pensando il Consorzio Archè, che tramite la cooperativa "La Proposta" li userà come fertilizzante per pomodori e cavoli impiantati all'Orto dei Pecci. Il consorzio raccoglierà ogni settimana i fondi di caffè nella casa circondariale efornirà ai detenuti informazioni e competenze utili a comprendere l'utilità di una efficace raccolta differenziata.

Close Logout Cerca Facebook Instagram You Tube Twitter X Linkedin Download