Non solo la “canonica” raccolta dei rifiuti, Sei Toscana è sempre più impegnata nello sviluppo di progetti di economia circolare. Da qui la creazione, in qualità di società capofila, di AIRES, il primo contratto di rete italiano per la promozione della ricerca, innovazione e sviluppo nel campo della green economy e della sostenibilità ambientale. Diciassette gli aderenti, con le migliori realtà toscane e nazionali, pubbliche e private, fra utility, centri di ricerca e gestori di impianti (fra cui Acea, Estra, Alia e Creaf). A un anno dalla nascita, da AIRES sono arrivati i primi progetti concreti. Dodici per la precisione, alcuni già in corso d’opera, che vanno dall’impianto di fitorimedio del percolato da discarica (in collaborazione con lo scienziato di fama internazionale Stefano Mancuso), all’inertizzazione e riciclo dell’amianto, passando dal “naso intelligente” che, montato sui mezzi di raccolta, è in grado di segnalare in tempo reale cattivi odori, sino agli innovativi progetti per il riciclo della posidonia, delle bioplastiche e dei materassi. Una collaborazione virtuosa fra industria, ricerca e ambiente che sta organizzando gli strumenti finanziari a supporto di questi progetti. Da qui il percorso di Sei Toscana, con Utilitalia, Fondo Nazionale Innovazione e Cdp per creare un fondo per le utilities che operi come “acceleratore” per lo sviluppo tecnologico e innovativo per l’economia circolare.