“Mai come oggi sentiamo la responsabilità di erogare un servizio pubblico essenziale come quello dell’igiene urbana. Ogni giorno, i nostri oltre mille lavoratori scendono in strada anche per cercare di dare il proprio, piccolo, contributo per contrastare la diffusione del Covid”. Dalle parole di Marco Mairaghi, che di Sei Toscana è l’Amministratore delegato, traspare orgoglio e riconoscenza verso i dipendenti dell’azienda che, dal 2014, gestisce i servizi di igiene urbana nella Toscana meridionale. “Lavoriamo nell’ATO (Ambito territoriale ottimale, ndr) più grande d’Italia, con 104 Comuni serviti e una superficie di oltre 12.000 km². Durante il lockdown, gli unici a essere in giro erano gli operatori sanitari, le forze dell’ordine e gli operatori ecologici. Sono stati mesi molto impegnativi, sotto tutti i punti di vista, ma quello che ci ha dato forza e reso orgogliosi del nostro lavoro sono stati i tantissimi attestati di stima che i cittadini ci hanno rivolto. Di solito – spiega Mairaghi –, quando si parla di rifiuti lo si fa solo al negativo. Con il lockdown invece la gente, e forse gli stessi operatori, hanno preso coscienza di quanto il loro lavoro sia importante. Sono tantissimi i biglietti di ringraziamento che abbiamo trovato attaccati ai cassonetti e di questi siamo davvero contenti. E orgogliosi”. La pandemia ha modificato prepotentemente anche l’attività di Sei Toscana. “Oltre ad aver adottato da subito tutte le azioni necessarie a tutelare la sicurezza dei nostri dipendenti, abbiamo attivato nuovi servizi. In particolare, ci siamo concentrati sulle attività di sanificazione e igienizzazione”. Dalla Maremma alla provincia di Siena, passando per il territorio aretino e la Val di Cornia, oltre a strade, piazze, postazioni di raccolta rifiuti, le attività hanno interessato anche uffici pubblici, scuole, industrie, cinema, teatri, supermercati, addirittura chiese. “Dopo i numerosi interventi già realizzati nei mesi scorsi, purtroppo, con la forte ripresa dei contagi degli ultimi giorni, la società è sempre più impegnata in questa attività a supporto di enti pubblici e privati del territorio. L’obiettivo è duplice: dare il nostro contributo in questo difficile momento di contrasto alla diffusione del Covid-19 e aiutare le attività a andare avanti”. Proprio in tal senso si inserisce l’accordo stipulato, lo scorso aprile, con Confindustria Toscana Sud. “È stato stipulato nei primi giorni post-lockdown per aiutare le imprese a ripartire in piena sicurezza – spiega l’Ad di Sei Toscana –, ma anche oggi è utile per permettere ai privati di contenere i costi per le necessarie attività di sanificazione”. Le operazioni, a seconda della grandezza degli edifici e degli spazi interessati, vedono solitamente impegnate una o più squadre di operatori qualificati, dotati di tutta la strumentazione necessaria per effettuare interventi di questo tipo. Tute antibatteriche, guanti, mascherine ffp3, occhiali-visiera: ricordano le figure di film di fantascienza, ma purtroppo questa è la realtà ai tempi del Coronavirus. “Il momento è molto duro per tutti, ma non dobbiamo in alcun modo abbatterci – conclude Mairaghi –. Tutti devono dare il proprio contributo, grande o piccolo che sia, per cercare di uscire, tutti insieme, da questa situazione il prima possibile”.