Sei Toscana, parte confronto coi Comuni sul Piano industriale

Iniziato il percorso di condivisione e confronto del piano industriale di Sei Toscana con tutti i comuni di Ato Toscana Sud. Il documento è stato presentato agli amministratori dei 104 Comuni di ambito. Da settembre al via gli incontri specifici per Aor È iniziato il percorso di confronto e condivisione del piano industriale di Sei Toscana con l'Autorità di ambito e tutte le amministrazioni locali. Negli ultimi giorni, il documento è stato presentato agli amministratori dei 104 Comuni di ambito (suddivisi per provincia di riferimento) e, da settembre, inizieranno gli incontri specifici per AOR le Aree Omogenee di Raccolta. Si tratta dell'avvio di un percorso che ha consentito a tutti gli amministratori del territorio di iniziare a conoscere in modo più approfondito le linee guida e di intervento che il gestore propone di attuare sul territorio nei prossimi anni. "Va accolta con favore - dice il direttore di Ato Toscana Sud, Paolo Diprima - la presentazione del piano industriale di Sei Toscana da parte del nuovo management della società subentrato dopo l'ingresso del Gruppo Iren, accogliendo un'istanza che Ato aveva da tempo sollecitato per definire un quadro organico di interventi di efficientamento della gestione che portino nel tempo ad una miglior qualità del servizio a beneficio degli utenti e dell'ambiente e a un contenimento dei relativi costi". Ai quattro incontri che si sono svolti, in modalità online, hanno partecipato circa due terzi delle amministrazioni del territorio, rappresentando un'utile occasione di confronto dal quale sono già emersi interessanti spunti su cui lavorare. "E' un momento estremamente importante in cui crediamo che i territori debbano avere un ruolo centrale accanto ad Ato nel confronto con il gestore sul piano industriale commenta la presidente del Consiglio Direttivo di Ato Toscana Sud, Alessandra Biondi -. Da questi primi incontri sono emersi la disponibilità a confrontarsi nell'interesse collettivo ed apprezzamento per avere finalmente uno strumento organico su cui farlo, valorizzando le sinergie dello 'stare insieme'".

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