I Consorzi? Raccolgono rifiuti. E seminano cultura

Il mondo invidia all'Italia un'organizzazione basata su soggetti che sono impegnati nell'opera di responsabilizzazione degli operatori economici buti dei soggetti partecipanti e sui risultati delle attività di recupero svolte. Il più noto è il Conai, al quale sono obbligati a partecipare i produttori e gli utilizzatori di imballaggi. Considerato il diffuso impiego dí imballaggi in ogni settore industriale e commerciale, il Conai agisce da coordinamento e garante dei risultati di recupero àa parte di sei consorzi dei materiali: acciaio (Ricrea), alluminio (Cial), carta/cartone (Comieco), legno (Rilegno), plastica (Corepla) e vetro (Coreve). Questi ultimi si occupano di ritirare i rifiuti di imballaggi conferiti al servizio pubblico, raccogliere quelli delle imprese industriali e commerciali, di riciclare e recuperare i rifiuti, infine di promuovere la ricerca e l'innovazione tecnologica in questi campi. Al di fuori dell'ambito imballaggi, il Conoe si occupa di raccolta e trattamento degli oli e dei grassi vegetali e animali esausti, materiali la cui dispersione potrebbe generare un impatto molto negativo in ambito ambientale. Un discorso simile vale per il Coou, consorzio obbligatorio degli oli usati, un ambito nel quale è previsto l'obbligo di eliminazione in via prioritaria tramite rigenerazione tesa alla produzione di basi lubrificanti e, solo nel caso in cui non sia possibile, tramite combustione. Il Cdcpa è il Centro di coordinamento per gli ambiti pile e batterie, mentre il Polieco si occupa di riciclare ì rifiuti di beni in polietilene, in modo da evitarne lo smaltimento. Infine negli ultimi anni ha assunto una notorietà crescente il Centro di coordinamento Raee (Cdc Raee), il sistema dí gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. Ld.o. Ort0,1200.10. iltstevoaa E La raccolta dei rifiuti è strategica nell'economia circolare che si sta sviluppando produttori dei beni, gli utilizzatori dei materiali recuperati e gli eventuali riciclatori. Sono i soggetti che partecipano ai consorzi di filiera, istituiti a livello nazionale per responsabilizzare gli operatori economici, conformemente ai principi di "chi inquina paga" e della responsabilità condivisa. Un modello che ha reso il nostro Paese un esempio di scuola in tutto il mondo e che nel corso degli anni ha consentito di fare grandi passi in avanti sul versante della sostenibilità. 

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