La stretta del Comune di San Vincenzo Rifiuti abbandonati Fototrappole in arrivo sul tutto il territorio di Manolo Morandini San Vincenzo Un Comune occhiuto. Capace di incastrare chi ai cassonetti e alle aree ecologiche preferisce gli spazi aperti. L'amministrazione comunale di San Vincenzo si appresta a varare la stretta accendendo una geografia di telecamere di sorveglianza per ridurre gli spazi a chi delle regole se ne fa un baffo. Gli appelli alla civiltà e i cartelli installati da mesi alle batterie di cassonetti non hanno prodotto sensibili risultati. Chi l'aveva non ha perso l'abitudine all'inciviltà. L'assessore all'Ambiente Alessio Landi cita l'ultimo episodio in ordine di tempo: «A lato della via del Castelluccio in direzione di San Carlo c'è chi non si è fatto scrupolo ad abbandonare un cumulo di calcinacci e altro materiale edile-dice-. Il recup ero è stato fatto su segnalazione di un cittadino da una squadra di operai comunali». La piazzola a lato di via del Castelluccio dove si trova la batteria dei cassonetti è uno dei luoghi simbolo per capire la portata del fenomeno. Un altro sono i contenitori nelle aree limitrofe a piazza papa Giovanni XXIII. «Due luoghi che abbiamo intenzione di monitorare spiega l'assessore -. Le fototrappole verranno fatte ruotare sul territorio. L'idea è che possano funzionare da deterrente e far passare un principio di civiltà». Dal Palazzo comunale chi ha fatto i conti del costo per il recup ero di rifiuti abbandonati, che il gestore del servizio Sei Toscana rimette all'ente, lo quantifica in 75mila euro all'anno. La lotta all'inciviltà sta per prendere il via. Occhi elettronici per catturare ciò che sfugge allavista di chi è chiamato a vigilare. Da monitorare c'è più di una zona stando ai luoghi preferiti da chi in barba al senso civico vi getta di tutto: potature, oggetti ingombranti, elettrodomestici, rifiuti speciali e perfino sacchi della spazzatura comune. La mappa delle zone rosse è in fase di definizione. Resta poi da definire il numero di fototrappole, alcune sono già in dotazione alla Polizia municipale. «Le altre verranno fornite da Sei Toscana nell'ambito del piano di gestione del servizio», precisa Landi. Si tratta di telecamere che si attivano con il movimento e registrano anche di notte. «L'installazione, il monitoraggio e l'acquisizione dei dati in una prima fase sarà affidato agli ispettori ambientali di Sei Toscana». E sottolinea il sindaco Paolo Riccucci: «Si tratta di un inizio, in altre realtà c'è stato un apprezzabile effetto di dissuasione».