. Stretta contro l'abbandono dei rifiuti. S'inizia con un test di sei mesi. È questo il periodo in cui il Comune di San Vincenzo ha stabilito di sperimentare i controlli con telecamera e-killer. Il nome promette efficacia di risultati. Si tratta di una fototrappola di piccole dimensioni che registra in continuo con qualità delle immagini di alta definizione anche in notturna e trasmissione dei dati catturati tramite wi-fi. Il servizio è affidato a Sei Toscana per una spesa di 7.097,20 euro. L'attività ha preso le mosse dalla fine di luglio. È il personale del gestore del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti che si occupa di tutto, dall'installazione al monitoraggio e l'acquisizione dei dati. Nel palazzo comunale si è in attesa dei primi riscontri. L'amministrazione sanvincenzina prova così a dare una stretta e ridurre gli spazi a chi delle regole se ne fa un baffo. Gli appelli alla civiltà e i cartelli installati da mesi alle batterie di cassonetti non hanno prodotto sensibili risultati. Il dispositivo e-killer verrà fatto ruotare in varie postazioni, quelle più critiche sul territorio comunale in tema di abbandono di rifiuti. Si tratta di un'attività di controllo che deve essere segnalata con dei cartelli, che verranno posizionati ogni volta nella postazione da monitorare. La piazzola a lato di via del Castelluccio dove si trova la batteria dei cassonetti è uno dei luoghi simbolo per capire la portata del fenomeno. Un altro sono i contenitori nelle aree limitrofe a piazza papa GiovanniXXIII. Dal Palazzo comunale chi ha fatto i conti del costo per il recupero di rifiuti abbandonati, che il gestore del servizio Sei Toscana rimette all'ente, lo quantifica in 75mila euro all'anno. «L'obiettivo di fondo è quello di far passare un messaggio educativo e di responsabilità, non immaginiamo un Comune sceriffo». Così l'assessore all'Ambiente Alessio Landi. Che aggiunge: «La fototrappola verrà fatta ruotare sul territorio. L'idea è che possa funzionare da deterrente e far passare un principio di civiltà».