«Gli ispettori ambientali non sono "loschi individui che si aggirano fra i cassonetti" di Castel del piano come qualcuno scrive sui social. Vanno a informare e fare multe, se necessario, a chi non getta correttamente l'immondizia». Così Franco Giannetti, assessore all'ambiente di Castel del Piano, che da agosto combatte una dura battaglia per far sì che la comunità impari a fare la raccolta differenziata e il Comune risparmi qualcosa. Per questo l'amministrazione di cui fa parte ha introdotto gli ispettori ambientali. Pare però che alcuni cittadini non abbiano gradito la possibilità dei due ispettori di fare sanzioni e abbiano riversato la loro rabbia sui social network. «Il nuovo regolamento - spiega l'assessore - prevede due ispettori due volte a settimana. Dopo due mesi di attività informativa, da ottobre è iniziata la fase sanzionatoria. Abbiamo inviato opuscoli per spiegare come fare la differenziata, fatto incontri, sono a disposizione altri opuscoli all'Urp e alla Pro loco. A gennaio gli ispettori hanno avviato una nuova campagna informativa. Da aprile sono iniziate le sanzioni per i comportamenti platealmente sbagliati. E si danno consigli se ce ne è bisogno». E sì che ce n'è. «La gente - spiega l'assessore - continua a gettare tutto nell'indifferenziato e si dimentica che il Comune mette in bilancio 1,1 milioni di euro all'anno per i rifiuti. Siamo al 25% e si deve raggiungere il 75%. L'indifferenziata in discarica costa il doppio. È immaturità non voler fare uno sforzo per distinguere dall'indifferenziata, carta, vetro, plastica e il resto. Ricordo anche che l'abbandono di ingombranti a cielo aperto è un reato. Per scongiurarlo pensiamo di installare fototrappole per cogliere in flagranza chi sgarra».