SONO tanti gli evasori fiscali dei tributi comunali sul territorio di Monte Argentario. E’ una triste realtà, peraltro presente anche altrove, che pesa in maniera non indifferente sui bilanci del promontorio perché le cifre con cui ci si trova a che fare sono davvero importanti: riguardo all’anno fiscale 2017, si tratta di valori di Imu, Tasi e Tari non pagati che, cumulati, superano comodamente il milione e 100 mila euro ed influenzano non poco la redazione del bilancio del Comune argentarino. Sul territorio, infatti, ad occuparsi del servizio di riscossione dei tributi è, da qualche anno, la società esterna «Andreani tributi», che ha recentemente presentato il report riepilogativo relativo alle attività di accertamento nell’anno 2017 nel quale vengono riassunti gli avvisi emessi nell’anno passato distinguendo quelli notificati, non notificati, annullati, in ricorso, sospesi e rettificati. Effettuate le verifiche del caso e rilevati gli avvisi definitivi distinti per imposta, il risultato è stato che l’anno scorso, a fronte di avvisi per Imu non pagata per una cifra di 1.150.586 euro ne sono stati riscossi solamente 172.197, e per 100.176 euro di avvisi Tasi ne sono stati riscossi 38.198. Stesso discorso per la Tari riguardo alla quale l’evasione è stata di 69.283 euro. Una cifra non indifferente, dunque, commentata amaramente dal sindaco di Monte Argentario, Arturo Cerulli. «E’ indubbio che per i tributi comunali i cittadini pagano tanto, ma per pagare di meno si deve pagare tutti – specifica il sindaco – per questo staremo dietro a queste situazioni di insolvenza per riuscire a riscuoterle e per tutelare quei cittadini che ottemperano onestamente ai loro impegni fiscali. Purtroppo in questa fascia di evasori ci sono anche persone che veramente non possono pagare e noi, per questo, cerchiamo di individuare quelle tipologie di situazioni per le quali c’è bisogno di aiuto».