L’anno scorso il Comune di Grosseto aveva raggiunto quasi 57mila tonnellate di rifiuti raccolti tra «Differenziata» (28.456) e «Rur», ovvero rifiuto urbano residuo (quello non riutilizzabile) per 19,125 tonnellate. Per un 60%. Ma quei dieci punti di raccolta differenziata che mancavano al target richiesto dalla Comunità Europea sono stati raggiunti proprio a novembre scorso. Da una media negli ultimi 6 mesi di oltre il 65%, a novembre si è toccata la punta massima del 69,57%, ad un passo dal superamento del target di Agenda 30. «Stiamo andando bene – inizia Erika Vanelli, assessore all’ambiente del Comune di Grosseto – aver allargato alle frazioni di Rispescia ed Alberese la raccolta differenziata ci ha fatto fare quel balzo in avanti che attendevamo e che ci ha fatto avvicinare al target richiesto dal gestore e dalla Comunità Europea». Ma non finisce qui: «Andiamo avanti per concludere il progetto del territorio aperto. Nei prossimi mesi allargheremo la raccolta alle campagne di Fiumara, Strillaie e Grancia. Poi procederemo entro la fine di giugno con la sostituzione di tutti i cassonetti e verranno messi quelli informatizzati». Il progetto, nato nel 2018, sta dunque per tagliare il traguardo con la conclusione in tutte le frazioni: «Se leggiamo questi dati - aggiunge l’assessore all’ambiente – si evince la bontà del progetto iniziato sei anni fa: dobbiamo ricordarci che partivamo da un 37,29% di differenziata che è andata ad incrementarsi fino al 70% di questi ultimi mesi, con una media dell’ultumo anno che ha toccato quasi il 66%. Il Comune ha perseguito questo obiettivo con tutte le sue forze e presto taglieremo il traguardo anche se contiamo anche di aumentare qualche punto percentuale»: Secondo Erika Vanelli tutto questo è nato grazie ad un «costante lavorio dell’ufficio rifiuti, ma anche per la progettualità e l’esecutività di un lavoro, ma anche di un costante impegno per la sensibilizzazione, educazione e informazione alla cittadinanza. Soltanto da qualche tempo è stata anche istutuita la figura dell’ecovolontario: dopo un piccolo corso di formazione si tratta di persone che hanno occhi sul decoro della città ma anche sul corretto conferimento. Il Comune ha anche educato le grandi utenze, infermiere, oss, quelle che si occupano anche di rifiuti anche oltre le scuole, come case di cura e residenze per anziani e laboratori di analisi. Ho anche chiesto – aggiunge Vanelli – di implementare anche le postazioni Rae, quelle dove si possono conferire i piccoli elettrodomestici, e anche postazioni dove portare pile e batterie esauste. SEnza dimenticare il Coripet, le cosiddette macchinette mangiaplastica, per dare ampia possibilità e attuare le buone pratiche per i cittadini. Sostituiremo infine anche i cestini spiagge libere e parchi con i differenziati, creando delle piccole isole ecologiche. L’importante – chiude Vanelli – sarà quello di creare una nuova mentalità, prima di tutto nei ragazzi. Ma la strada tracciata è quella giusta».