Alluvione, la conta dei danni «L’emergenza rifiuti non è finita Si continua ancora a lavorare»

«Abbiamo fatto una task force con i comuni interessati dall’alluvione Siena, Sovicille, la zona della Valdelsa ma anche in provincia di Livorno da Suvereto a Campiglia Marittima, per rimuovere tutto il materiale distrutto dall’ondata di maltempo». Alessandro Fabbrini, presidente di Sei Toscana, non può ancora fare un bilancio delle tonnellate di rifiuti provocato dal violento nubifragio che si è abbattuto suinostri territori: «L’emergenza rifiuti non è ancora finita». Ma racconta cosa è stato fatto in questi giorni complicati. «Un collegamento continuo H24 con i tecnici comunali che, di volta volta, individuavano i luoghi dove intervenire con i mezzi. La priorità è stata data alla messa in sicurezza delle strade e della viabilità. Rimuovere la terra, la ghiaia, il fango con i potenti lavastrade e spazzatrici». Sono stati rimossi anche cassonetti che la furia del vento ha fatto volare sulle carreggiate. «Nelle ore successive, le persone hanno iniziato a togliere gli ingombranti danneggiati da garage e negozi – continua Fabbrini – un lavoro che non è ancora terminato». Alcune attività aspettano il sopralluogo dell’assicurazio ne per la stima dei danni. I privati invece portano direttamente i rifiuti in strada cercando di dividere il più possibile, ma non è semplice anche perché si tratta di materiale letteralmente ricoperto di fango e melma. «Tutto questo – continua il presidente – viene smaltito nelle piattaforme». Una mole di lavoro straordinario alla quale si unisce quello ordinario. «E’ chiaro che in questi momenti si richiama la gente a lavoro – continua Fabbrini – . Si fanno i turni e possiamo dare una risposta tempestiva perché abbiamo tanto personale. I mezzi hanno lavorato da subito e infatti, già il giorno dopo, le strade erano pulite». Ma i rifiuti, in alcune zone, sono ancora accatastati e in molte case si devono finire le pulizie. Il lavoro di Sei Toscana è dunque ancora a pieno regime, anche grazie ad un parco mezzi che ha permesso, in passato, di aiutare comunità piegate dal maltempo. Ai danni che le alluvioni provocano ai territori, si aggiungono i rifiuti che devono essere rimossi e velocemente smaltiti. Purtroppo, ormai, questi eventi improvvisi e drammatici non ci lasciano poi molto tempo per curare le ferite.

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