Fototrappole, l`effetto multe c`è 84 mila euro e meno rifiuti in giro

I barbari della spazzatura rischiano ogni giorno una multa che va da 150 euro in su. E` questo l`importo minimo da pagare per chi viene sorpreso a lasciare rifiuti in modo scorretto in una delle circa 500 postazioni di raccolta del territorio comunale di Arezzo e sulle quali ruotano circa 20 telecamere, le fototrappole accese per immortalare i conferimenti selvaggi dei furbetti. Ma la gamma delle sanzioni pecuniarie per i trasgressori è varia e più pesante, a seconda dei casi: 400 euro di multa a chi getta l`indifferenziato nei contenitori della raccolta differenziata, ad esempio, mentre si applica il testo unico dell`ambiente per coloro che riversano rifiuti in fossi, boschi, campi: quindi da 300 euro a 3.000, che raddoppiano a 600 - 6.000 se si tratta di rifiuti speciali. Nel caso poi che a commettere l`abbandono sia il titolare di una ditta, allora scatta il penale con arresto da 3 mesi ad un anno e ammenda da 2.600 a 26.000. Il pugno duro sembra dare i suoi frutti anche se la lotta contro gli incivili sarà probabilmente eterna. L`Ufficio ambiente del Comune di Arezzo ci riferisce il dato complessivo del 2022: elevati 565 verbali per 84 mila euro di sanzioni. Un introito rilevante (basso il tasso di ricorsi) che ripaga i costi del servizio e ha ridotto notevolmente, anzi ha dimezzato, quantità e costi delle rimozioni di rifiuti a spese del Comune. In fondo all`anno parecchi soldi pubblici se ne vanno per bonifiche e ripuliture: in passato fino a 200 mila euro. Altra conseguenza positiva: si innalza il numero di prenotazioni per ritiro di rifiuti ingombranti presso Sei Toscana. C`è quindi una reale convenienza nel sistema delle fototrappole, strumenti complessi da gestire tecnicamente e burocraticamente, che vengono posizionati nelle aree più vocate ai comportamenti indisciplinati. "L`amministrazione svolge una continua azione rivolta alla protezione ambientale con sistemi che tendono a ridurre gli abbandoni", dice l`assessore Marco Sacchetti. "Un`azione che porta a risultati concreti in termini di rispetto ambientale e di recupero dei costi di gestione degli abbandoni, nella speranza che si modifichino certe abitudini scorrette", aggiunge Sacchetti sottolineando il valore virtuoso degli impianti di ripresa installati negli ultimi anni vicino ai contenitori della raccolta. Una battaglia infinita contro maleducazione, sciatteria e tavolta qualcosa di peggio. In giro capita, nonostante le fototrappole e il lavoro degli ispettori ambientali, di vederne di tutti i colori. Dai mobili alle gomme, dalle poltrone ai rottami, dalla plastica all`amianti, c`è chi disperde nell`ambiente di tutto. In modo incosciente o deliberato. Il trend del 2023, dicono in Comune, segna una flessione nel numero di verbali, siamo a circa 300 perché il servizio si è fermato per consentire opportune verifiche sui delicati aspetti della tutela della privacy trattandosi di video h24 che riprendono i cittadini.

Close Logout Cerca Facebook Instagram You Tube Twitter X Linkedin Download