Rifiuti abbandonati, è il caos: 3600 infrazioni in un anno

Sacchi lasciati a terra accanto ai cassonetti, ingombranti abbandonati, errori nella differenziazione: piccoli gesti scorretti che però hanno un impatto enorme. Non solo rovinano il decoro urbano e l’ambiente, ma finiscono per pesare sulle tasche di tutti. Le spese straordinarie di pulizia e bonifica, infatti, ricadono poi sulla collettività.

Eppure, i cittadini e le attività hanno a disposizione tutti gli strumenti per fare la cosa giusta. Oltre ai servizi quotidiani di raccolta porta a porta (ove presente) e tramite contenitori stradali, centri di raccolta e stazioni ecologiche sono distribuiti sul territorio, ed è possibile prenotare gratuitamente il ritiro a domicilio di rifiuti ingombranti con un semplice click sul sito di Sei Toscana, una telefonata al numero verde 800 127 484 o tramite l’app Iren Ambiente, scaricabile gratuitamente su Android e iOS. Anche le attività economiche hanno servizi dedicati, costruiti su misura per le loro esigenze e modulati in base alla produzione dei rifiuti. Le alternative corrette non mancano: scegliere scorciatoie illecite significa non solo danneggiare l’ambiente, ma, soprattutto, fare un torto ai propri concittadini.

Per questo Sei Toscana, insieme alle Amministrazioni comunali, oltre a svolgere quotidianamente i servizi di raccolta (porta a porta, con cassonetti stradali, ad hoc per le attività, ecc.) sta proseguendo a pieno ritmo con i controlli sul territorio. Oltre al lavoro degli ispettori ambientali, sono in azione anche nuove tecnologie di videosorveglianza che permettono di individuare i responsabili degli errati conferimenti. Una volta accertata l’infrazione, la segnalazione viene trasmessa ai Comuni in cui il servizio è attivo, cui spetta – tramite i propri organi competenti – adottare le misure previste dalla normativa vigente (come le sanzioni).

In Val di Cornia i dati confermano l’efficacia dei controlli. A Castagneto Carducci, in poco meno di tre mesi di controlli, le videocamere mobili hanno permesso di individuare numerosi comportamenti scorretti. La maggior parte delle violazioni ha riguardato l’abbandono di sacchi in prossimità delle postazioni di raccolta, mentre una quota minore ha interessato l’abbandono di ingombranti e RAEE (come piccoli e grandi elettrodomestici) e un’ulteriore parte gli errori nella differenziazione dei rifiuti. Anche a San Vincenzo, negli ultimi mesi, sono stati registrati diversi casi di abbandono e conferimento errato, segnalati agli organi competenti grazie alle ispezioni e ai sistemi di videosorveglianza. Le irregolarità rilevate hanno riguardato soprattutto conferimenti scorretti di sacchi, con una porzione significativa anche di errori nella raccolta differenziata. A Piombino, nello stesso periodo, si è registrata una distribuzione piuttosto equilibrata tra abbandoni di sacchi, ingombranti e mancata corretta differenziazione, con una quota consistente di trasgressori provenienti anche da fuori comune. Gli accertamenti e l’andamento delle rilevazioni variano in base ai turni di controllo previsti e concordati con le Amministrazioni del territorio.

Nell’Ato Toscana Sud, Sei Toscana - da sempre impegnata nella tutela dell’ambiente e nella promozione di comportamenti virtuosi - ad oggi svolte il servizio di ispezione ambientale in una cinquantina di Comuni e si avvale di avanzate tecnologie di videosorveglianza. In totale, nel corso del 2024, sono stati effettuati oltre 350 turni operativi di controllo, con 500 postazioni di raccolta monitorate e sono state rilevate più di 3.600 infrazioni e comportamenti non corretti segnalate agli organi competenti per l’adozione delle misure previste dalla normativa vigente.

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