INCONTRO importante, promosso dall’Autorità di ambito, fra Sei Toscana, gli amministratori straordinari della società, Cooplat, Ato Toscana Sud e gli otto comuni dell’area grossetana: Grosseto, Monte Argentario, Castiglione della Pescaia, Magliano in Toscana, Isola del Giglio, Capalbio, Manciano e Orbetello. Nell’incontro, Sei Toscana ha annunciato la volontà di investire circa due milioni di euro in mezzi e attrezzature che saranno utilizzati nello svolgimento dei servizi negli otto comuni. Inoltre il gestore ha proposto di attivare in via sperimentale la procedura di controllo e monitoraggio della qualità dei servizi erogati già a partire dal mese di luglio. Questo permetterà di valutare effettivamente il livello di qualità prestato e introdurre, in accordo con le amministrazioni comunali interessate e l’autorità di ambito, ulteriori miglioramenti al servizio. «Siamo molto soddisfatti di questo incontro – commenta Alfredo Rosini, direttore generale di Sei Toscana –che rappresenta un’ulteriore conferma del percorso di trasparenza e piena collaborazione intrapreso con le amministrazioni del territorio. L’obiettivo del gestore è quello di migliorare e rendere maggiormente efficiente il servizio, in modo da rispondere a pieno alle esigenze manifestate dai cittadini e dalle imprese del territorio». Domani intanto ci sarà la riunione dei soci di Sei Toscana, il gestore unico per le tre province. Ad affilare le armi sono i 108 sindaci dei Comuni che chiedono chiarezza dopo le dimissioni di Roberto Paolini da presidente. Chiarezza dovuta anche perchè andranno spiegati, in sede assembleare che deve approvare un bilancio, le perdite per oltre quattro milioni di euro, ma anche i perché di un presidente stanco e provato che si dimette alla vigilia del voto sul bilancio per ragioni ancora da chiarire, soci che litigano su tutto, un Cda che approva un bilancio in rosso senza ormai il presidente, ma anche tre commissari che comunque lasciano in piedi un Consiglio di Amministrazione fallimentare e non intervengono nella gestione della società. Ingredienti che hanno reso esplosiva la situazione di Sei Toscana. In attesa di domani quando tutti i soci si riuniranno per approvare il bilancio: un’assemblea che si annuncia infuocata. A chiedere chiarezza sono anche i sindacati uniti che intervengono nel dibattito sul servizio di raccolta e spazzamento di rifiuti. E lo fanno rilanciando il progetto di «Area Vasta», con una serie di proposte da condividere con i lavoratori e presentare al tavolo delle relazioni industriali, che coinvolgono Regione, Ato Toscana Sud e Sei Toscana, sia nella sua componente pubblica, rappresentata dai comuni; che nella sua componente privata, rappresentata dai diversi soggetti imprenditoriali che ad oggi costituiscono la compagine industriale.