Torna la pulizia delle spiagge e dei fondali con la campagna nazionale "Spiagge e fondali puliti" di Legambiente, in collaborazione con il Parco regionale della Maremma. Quest'anno l'evento, 29ª edizione, supporta la campagna di ricerca Clean Sea Life, il progetto Life realizzato con il supporto dell'Unione Europea, che porta avanti attività di monitoraggio e pulizia insieme a cittadini e operatori del mare di tutta Italia. Nei giorni scorsi a ripulire la spiaggia dai rifiuti c'erano, oltre agli educatori di Legambiente e ai volontari, anche gli studenti della 3ª B Ambiente e Territorio dell'Isis Leopoldo II di Lorena di Grosseto, che hanno riempito due pick up con sacchi di rifiuti trovati a Bocca d'Ombrone. A farla da padrona soprattutto plastica e polistirolo, trovata anche una poltrona in vimini. Spiagge e fondali puliti ha abbracciato il Mediterraneo con la 25ª edizione della campagna "Clean up the Med" (pulisci il Mediterraneo), realizzata in collaborazione con Mareblu, Novamont, Sammontana e Virosac), è una delle più importanti azioni a livello internazionale di citizen science, una tre giorni di pulizia, quest'anno dal 25 al 27 maggio, con la quale Legambiente coordina organizzazioni, scuole, hotel e istituzioni locali da tutti i paesi del Mediterraneo nelle attività di pulizia delle spiagge dai rifiuti. Per l'edizione 2018 sono stati più di 60 gli enti da tutto il Mediterraneo che hanno preso parte attiva alle giornate di pulizia. «Sono 29 anni che organizziamo la campagna spiagge e fondali puliti che, insieme a Clean up the Med, vede la partecipazione di associazioni, scuole e istituzioni locali di ben 14 Paesi, con l'obiettivo non solo di pulire ma soprattutto di diffondere una nuova sensibilità e un nuovo senso civico» dice Angelo Gentili della segreteria nazionale di Legambiente. L'Europa sta mettendo al bando prodotti di plastica monouso e l'Italia dal 2019 metterà al bando i cotton fioc non biodegradabili. L'indagine Beach Litter 2018 condotta da Legambiente fotografa anche quest'anno una situazione critica per molti arenili italiani: su 78 spiagge monitorate, per un totale di oltre 400mila metri quadri, pari a quasi 60 campi di calcio, sono stati trovati una media di 620 rifiuti ogni 100 metri lineari di spiaggia.