Rifiuti, la differenziata aumenta del 5% Aretini più attenti grazie alle restrizioni

Raccolta differenziata in aumento in città. In tempo di emergenza sanitaria gli aretini, con più tempo a disposizione, si sono dedicati maggiormente alla divisione e al recupero dei vari materiali. Lo confermano i dati di Sei Toscana. Nel 2019 la percentuale relativa alla raccolta differenziata in città era del 46%, nel 2020 è salita al 50,58%. Un bel balzo in avanti, anche in considerazione del fatto che nel 2017 la percentuale era del 39,84% e nel 2018 del 40,32%. Dal 2019 al 2020 si è inoltre registrata una diminuzione di produzione dei rifiuti di circa il 7% dovuta in larga parte all’assenza in certi periodi dell'anno di turisti e alla chiusura delle attività ricettive come alberghi, ristoranti, bar. La raccolta differenziata ad Arezzo è salita però di quasi 5punti in percentuale e con dati interessanti riguardo ai vari materiali. L'organico nel 2019 è stato di 7.500 tonnellate, nel 2020 di 8.100 tonnellate, oltre 600 tonnellate di organico in più nonostante una contrazione di circa il 7% di rifiuti totali prodotti. Una spiegazione che viene data da Sei Toscana sta nel fatto che gli aretini, con il lockdown prima e con le restrizioni e le chiusure serali dei ristoranti poi, hanno cucinato di più, producendo dunque più organico. Nella differenziata è aumentata anche la raccolta di multimateriale, ovvero imballaggi in vetro, plastica, alluminio, tetrapak, passando da 4.850 tonnellate del 2019 a 5070 tonnellate nel 2020, quasi mille tonnellate in più. Aumento anche per la carta con 3.800 tonnellate nel 2019 e 4.100 tonnellate nel 2020. Calo invece nell'indifferenziato passato da 32.000 tonnellate del 2019 a 28.000 tonnellate nel 2020, 4mila tonnellate in meno di rifiuti indifferenziati con vantaggi per l'ambiente e per i costi di gestione. Nel 2020 sono state inoltre raccolte circa 650 tonnellate di rifiuti ingombranti. Più raccolta differenziata nell'anno del Covid. Dunque l'emergenza sanitaria ha cambiato comportamenti ed abitudini degli aretini? "Diciamo che il maggior tempo a disposizione da parte di tutti ha aiutato - dice il direttore tecnico di Sei Toscana, Giuseppe Tabani - molta gente era a casa e si è dedicata con più attenzione alla divisione e al recupero dei vari materiali. Stando a casa gli aretini hanno anche cucinato di più ed ecco spiegato l'aumento dell'organico. Ma non è stata solo questa situazione a far salire la percentuale. Con Sei Toscana abbiamo intrapreso un percorso sulla raccolta differenziata che sta cominciando a dare importanti frutti. Dovuti alla maggiore informazione, anche nelle scuole, a cassonetti intelligenti sparsi per tutta la città e ad un nuovo piano di raccolta differenziata nel centro storico." Quali sono gli obiettivi futuri sulla raccolta differenziata? "Negli ultimi anni - continua Tabani - ed anche nel 2020 siamo saliti sempre di circa 5 punti ad anno sulla percentuale. Adesso però se tutto procede come speriamo la crescita sarà sempre maggiore di anno in anno. Tanto che contiamo di arrivare nel 2022 ad una percentuale del 70/75%." Quali sono ancora le pecche degli aretini riguardo ai rifiuti e alla raccolta differenziata? "Agli aretini non posso fare grossi rimproveri visto che la percentuale della differenziata continua a salire. L'unico appunto è quello che va fatto a tutti e che tutti ci dobbiamo fare: dobbiamo sempre pensare che ogni nostro gesto ha una conseguenza. Se butto una cartina per terra non è vero che non succede nulla: una non si vede nemmeno, 100mila cartine sono un bel quantitativo di rifiuti. E così nella differenziata, ogni mio gesto conta. Per la tutela dell'ambiente e per la riduzione dei costi di gestione e delle tariffe. Serve poi più fiducia riguardo al lavoro degli altri. Ancora c'è chi dice: io la raccolta differenziata non la faccio perchè poi buttano tutto insieme. E questo è assurdo: ogni materiale ha una sua seconda vita e viene riciclato. E così è anche per i rifiuti ingombranti. Se compro una lavatrice nuova aspetto anche una settimana prima che me la portino. Se devo buttare il divano vecchio non posso aspettare neanche unpaio di giorni e lo scarico vicino ai cassonetti. E' questa la mentalità che va cambiata. Basta una telefonata e vengono a casa a ritirare tutto." Per il ritiro a domicilio degli ingombranti è possibile avvalersi del servizio di ritiro a domicilio chiamando il numero verde 800127484 o inviare una mail di richiesta a ingombranti@seitoscana.it oppure portarli ai centri di raccolta di Tramarino e Mulinaccio.

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