Giù la Tari a Grosseto, aumento a Follonica Si pagano solo i servizi

Nel 2019 la Tari costerà un po' di meno ai cittadini di Grosseto (ma anche di altri comuni come Roccastrada, Monterotondo Marittimo, Orbetello) e molto di più a chi ha un'abitazione a Follonica.Nel corso dell'ultima assemblea dei soci dell'Ato Toscana Sud, organismo in cui si discute su servizio e gestione dei rifiuti, sono state apportate alcune modifiche al metodo di calcolo del costo per i servizi di raccolta e smaltimento, cioè ai criteri che fissano il cosiddetto corrispettivo assestato 2018 e il parametro percentuale per la ripartizione comunale del corrispettivo di preventivo 2019. Cosa significa non è facile spiegarlo. Si tratta di tecnicismi contabili.In pratica sono state eliminate due voci che cambiano la spesa finale che i Comuni devono saldare nel capitolo rifiuti. Innanzitutto quella del costo storico, perché ai Comuni (per una percentuale che nel tempo si è pian piano ridotta) erano imputati - per un principio solidaristico ormai contestato dai più - anche i costi derivanti da servizi erogati in altri territori. Una quota che per alcune amministrazioni si trasformava in un aggravio ulteriore. In pratica ogni sindaco sarà chiamato adesso a rispondere al cento per cento per il reale costo del servizio, senza ulteriori bilancini e alchimie, che tenevano conto di servizi richiesti e svolti nel passato, dove scattava una sorta di solidarietà. Altro fattore che incideva negativamente sulla tariffa, riguardava il bonus/malus della raccolta differenziata, principio secondo il quale i comuni con percentuali più basse di riciclo, si trovavano a sostenere costi per premiare i comuni più virtuosi. Anche in questo caso la maggioranza dell'assemblea si è opposta al principio, con motivazioni diverse. C'è chi ha evidenziato una mancanza di legittimità, chi ha fatto presente che le scelte del passato non ponevano tutti nelle stesse condizioni per poter migliorare. Dopo che il direttivo dell'Ato aveva stabilito di coinvolgere l'assemblea e votare a maggioranza su questa novità - già fissata da tre anni, ma che qualcuno avrebbe voluto ulteriormente annacquare con una copertura solidale rispalmata su tre anni, fino al 2020 - l'assessore all'Ambiente del Comune di Grosseto Simona Petrucci, forte anche del consenso dei rappresentanti di diversi comuni governati dal centrosinistra, ha proposto un emendamento alla delibera in approvazione da parte dell'assemblea, che è stato accolto a maggioranza. Da ora in avanti il computo della ripartizione del corrispettivo sarà basato, per ogni singolo ente, sulla totalità della competenza reale e non più, come avveniva fino a oggi, facendo riferimento allo storico, a scelte che nel tempo, in qualche caso, si sono rivelate completamente errate. E se gli assessori all'ambiente dei comuni di Grosseto e di Orbetello esultano per questo risultato (Grosseto risparmierà circa 238mila euro nell'esercizio 2018, in Laguna 120mila euro), c'è anche chi piange, come Follonica, che - per inciso - da un anno e mezzo non partecipa alle riunioni del direttivo Ato. Il primo cittadino di Follonica, Andrea Benini si ritrova, infatti, a spiegare un aumento di spesa di quasi 150mila euro per l'anno prossimo. L'assessore Mirijam Giorgieri, in consiglio comunale, ha detto che le cose stanno diversamente e che Follonica fruirà comunque dei bonus per l'alta percentuale di differenziata rispetto alla media Ato. «Peccato - evidenzia Fratelli d'Italia - che tali bonus saranno incamerati dal Comune e quindi non porteranno, di fatto, ad alcuna riduzione».

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