Tari, tagli in bolletta nell'ultima rata

La bolletta dei rifiuti quest'anno sarà più leggera per le famiglie grossetane. E per 5.859 negozianti e titolari di attività, che sono dovuti rimanere chiusi durante il lockdown a primavera e che rappresentano i tre quarti di tutte le utenze non abitative (che sono 7.785), l'ultima tranche sarà a costo zero, con parte dell'importo che verrà accreditato sulla Tari 2021.Come altri Comuni della provincia, anche quello di Grosseto ha deciso di accollarsi una parte del servizio che sarebbe dovuta essere a carico dei contribuenti. Sono ben 1,5 milioni di euro i soldi che il Municipio mette "cash" sul piatto e derivano da un "budget Covid" che l'ente è riuscito a creare per metà attingendo alle proprie risorse e per metà con fondi dello Stato. Altri 400mila euro sono stati risparmiati grazie all'ottimizzazione del servizio di raccolta. In totale, dunque, 1,9 milioni di euro.E così, nonostante il rincaro - che è di 300mila euro - del corrispettivo dovuto a Sei Toscana, causato dal nuovo calcolo introdotto da Arera, i grossetani potranno risparmiare. Per le utenze domestiche c'è uno sconto del 5 per cento.Per le attività rimaste chiuse durante il lockdown (individuate dal codice Ateco) il risparmio è del 30%. E, poiché questa quarta tranche è pari al 25% della tariffa annuale, il restante 5% verrà indicato in detrazione nella bolletta 2021.«Ci rendiamo conto che questo intervento non risolve tutti i problemi, ma in un momento di difficoltà per tutti rappresenta un impegno concreto e non scontato», dicono il sindaco Antofrancesco Vivarelli Colonna e l'assessore al Bilancio Giacomo Cerboni.Tutti gli sconti sono già applicati nelle bollette, senza bisogno di presentare domanda. I cittadini le riceveranno tra fine novembre e i primi di dicembre e dovranno pagarle entro la fine dell'anno. «Il Comune di Grosseto e lo Stato hanno affrontato la crisi direi al 50% ciascuno - spiega Cerboni - ma c'è stato un momento in cui il Comune ha stanziato oltre il 73%. Ciò significa uno sforzo titanico». Una parte di queste risorse è andata alla Tari. Ma al di là dei risparmi di quest'anno, sostenuti anche da fondi statali e, per così dire, occasionali, la Tari è comunque calata dal 2016 (insediamento della giunta) a oggi del 20% per le famiglie e di una percentuale tra il 21 e il 25% per le imprese. Il servizio costava oltre 20 milioni nel 2016; oggi 15,5 milioni.Di questo rivendica il proprio ruolo l'assessora all'Ambiente Simona Petrucci, che dal 2016 ha rivoluzionato il servizio, abbandonando il porta a porta e installando i cassonetti automatizzati. La copertura totale del territorio era prevista per la fine di quest'anno, ma la pandemia ha costretto ad allungare i tempi. «Secondo il nostro gestore (Sei Toscana) il porta a porta costa oltre il doppio rispetto ai cassonetti ad apertura informatizzata - dice -. E comunque il porta a porta, nelle zone coperte, aveva portato a una differenziata del 31%; la stessa zona lo scorso anno è salita al 44%».E c'è un altro punto che l'assessora tiene a sottolineare: «Risparmiare 400mila euro non significa togliere i servizi, ma ottimizzarli. Passare dalla determinazione dei costi sulla base di quelli storici a quelli basati sulla competenza ha portato a un risparmio di un milione di euro. Tant'è che, nonostante i 400mila euro risparmiati, abbiamo introdotto servizi che prima non c'erano, come la pulizia dei parchi, quella delle spiagge, la presenza di educatori e materiale didattico nelle scuole».

Close Logout Cerca Facebook Instagram You Tube Twitter X Linkedin Download