Prosegue il trend di crescita della raccolta differenziata in Maremma e in Amiata. I dati pubblicati da Arrr (Agenzia regionale recupero risorse) riferiti all'anno dell'anno 2022 rilevano che la provincia di Grosseto, nonostante in 13 dei 28 comuni ci sia stato un calo più o meno leggero, con il 55,79 per cento ha un dato migliore della media del territorio dell'Ato Toscana Sud (55,24). Il bacino in cui svolge i servizi Sei Toscana cresce per l'ottavo anno consecutivo, superando per la prima voglia la soglia del 55 per cento, riducendo ancora il gap storico rispetto agli altri due ambiti territoriali ottimali toscani che registrano comunque una miglior performance generale: 68,30 per cento nella Toscana Centro e 70,27 per cento nella Toscana Costa. In tutta la regione, nel 2022, sono state prodotte 2,155 milioni di tonnellate di rifiuti urbani, con una produzione media pro capite di 590 chilogrammi per abitante (in leggero calo rispetto al 2021). La percentuale media di raccolta differenziata regionale si attesta al 65,68 per cento (era al 64,18 nel 2021).Arcidosso da recordLa provincia di Grosseto ha addirittura il comune più virtuoso dell'intera Ato Toscana Sud, Arcidosso, che ha fatto registrare un 78,48 per cento, seguito da Capolona (78,32 per cento), Civitella in Val di Chiana (77,02 per cento), Monte San Savino (73,74 per cento) e Subbiano (75,93 per cento).«Il risultato ottenuto - commenta l'assessora all'ambiente del Comune di Arcidosso, Rachele Nanni - è frutto di un lavoro lungo e faticoso, di una importante sinergia tra Comune, cittadini e Sei Toscana. La popolazione ha iniziato a capire la raccolta differenziata, il Comune di Arcidosso ha creduto nel sistema e nell'obiettivo da raggiungere, Sei Toscana, in collaborazione con noi, ha saputo gestire il servizio. Ci sono da migliorare delle cose, la qualità, ma siamo sulla strada giusta. Abbiamo cambiato il servizio, con l'introduzione dei cassonetti intelligenti e abbiamo puntato sulla sensibilizzazione della popolazione. Continua purtroppo a esserci molta raccolta non pulita, con rifiuti conferiti male o lasciati fuori dai contenitori ed è su questo che dobbiamo lavorare per l'immediato futuro».«Una percentuale così elevata - aggiunge l'assessora Nanni - ci permette di accedere a contributi regionali e questo permetterà di fare degli aggiustamenti al servizio fornito, come i contenitori dell'indifferenziata, che hanno lo sportello d'ingresso troppo piccolo e andranno in qualche modo ottimizzati. L'obiettivo è di rendere più pulita la nostra raccolta, aumentare la qualità, per arrivare al traguardo finale della tariffa puntuale, che contiamo di attuare entro la fine di questa legislatura». Numeri importanti hanno fatto registrare i Comuni di Castell'Azzara, Castel del Piano e Gavorrano (+7,23 rispetto al 2021), che sfiorano il 70 per cento.Il balzo di OrbetelloComplessivamente sono 8 i nostri comuni sopra il 65 per cento, contro i 9 della provincia di Arezzo e 15 di quella senese. Confrontando i numeri del 2021, il miglioramento più evidente è stato quello di Seggiano (+33,35 per cento), anche se tra le località più popolose della Maremma spicca sicuramente Orbetello, con un +21,14 per cento. Il Comune lagunare è partito dal 21,45 del 2018 per arrivare al 53,90 del 2022.«Il dato tiene conto - secondo l'assessore all'ambiente del Comune di Orbetello, Luca Minucci - del servizio che sta andando a regime in tutto il territorio coperto. Quando siamo arrivati a governare Orbetello avevamo un misero 15 per cento; lo scorso anno abbiamo sfiorato il 54 per cento e le previsioni per il 2023 parlano del 58-59 per cento. L'estate purtroppo ci butta giù, poi ci rifacciamo ampiamente nelle altre stagioni dell'anno». «Non deve però essere però motivo di appagamento - aggiunge Minucci - dovremo continuare sulla strada intrapresa con il lavoro quotidiano, con l'affinamento di tutti i servizi. Se a questo si aggiunge che entro l'anno prossimo saremo dotati del centro di raccolta, il dato della raccolta differenziata è destinato a salire in maniera importante. Significa che la strada intrapresa è quella giusta».Minucci sostiene di aver fatto «delle scelte da amministratore lungimirante, ho avuto una visione di lungo periodo, perché i frutti si raccoglieranno ancora di più nel tempo, anche a livello di risultati economici. Per il momento siamo riusciti a contenere la tariffa Tari, un risultato che pochi comuni hanno raggiunto nella nostra provincia». Chi sale e chi scendeA doppia cifra anche l'aumento di Capalbio (+17,33) e Santa Fiora (+16,05). In leggero calo i dati riguardanti Follonica (-0,72) e Castiglione della Pescaia (-0,69), anche se quest'ultimo ha di gran lunga il più alto dato pro capite, con 1.616 chilogrammi per abitante, rispetto al 1.557 del 2021. Il Comune di Grosseto ha avuto un aumento del 4,10, la stessa crescita annuale di Siena (salita al 62,03), mentre Arezzo si è attestato al 54,30 per cento (+2,62). Complessivamente, nel 2022, nella provincia di Grosseto (215.973 abitanti) sono state prodotte 139.006 tonnellate di rifiuti con il 55,79 per cento di differenziata (+3,6 rispetto all'anno precedente).«Soddisfatti, ma c'è da fare»«Siamo soddisfatti, ma c'è ancora tanto da fare - commenta il presidente di Sei Toscana, Alessandro Fabbrini - I dati confermano il trend di crescita costante per il nostro territorio che, solo negli ultimi cinque anni, ha registrato un incremento di quasi quindici punti. Nella seconda metà del 2022 abbiamo iniziato le riorganizzazioni legate al nostro nuovo piano industriale e le previsioni indicano una crescita ancor più significativa anche per l'anno in corso. Resta però necessario concentrarsi non solo e non tanto sulla quantità, ma sulla qualità. Solo una buona raccolta differenziata, una raccolta differenziata di qualità apre la strada al riciclo, ed è proprio al massimo riciclo possibile dei materiali che dobbiamo mirare».«I territori che registrano una maggiore crescita sono quei Comuni dove le amministrazioni locali e Sei Toscana hanno dato vita, negli ultimi tempi, a una profonda riorganizzazione dei servizi - conclude Fabbrini - Seguendo le linee guida del nostro nuovo piano industriale stiamo proseguendo il lavoro in modo progressivo nell'intero ambito e contiamo di superare il 70 oer cento di differenziata nei prossimi cinque anni».