Le Contrade dicono no a piatti e posate di plastica Poi toccherà alle bottiglie

LE CONTRADE dicono no alla plastica. L’iniziativa vedrà un primo periodo transitorio per smaltire le ultime scorte, e poi partire con il nuovo anno. «Proporre l’alternativa bioplastica non è facile - ha ricordato l’assessore Silvia Buzzichelli - da un punto di vista economico e dell’offerta. Sulla stessa linea si sta muovendo l’amministrazione comunale per ridurre la plastica dalle strutture di sua competenza»». «Con questa iniziativa vogliamo dare un segnale alla città - spiega Marco Ricci, presidente di società della Civetta -. Partiremo intanto con stoviglie e posate e poi affronteremo il tema più complesso delle bottiglie. Un processo che è iniziato un anno fa con lo smaltimento delle vecchie scorte e che proseguirà nonostante le difficoltà incontrate, ma già risolte, con i fornitori». Carlo Becatti, responsabile della gestione commerciale e sviluppo di Sei Toscana ha sottolineato le ragioni che hanno spinto l’azienda nel «coinvolgere sempre più le contrade avviando con loro un percorso utile a progettare un servizio di raccolta e gestione dei rifiuti mirato e flessibile durante tutto l’anno. Per il progetto plastic free, Sei Toscana fornirà alle Contrade tutte le attrezzature necessarie a fare una corretta raccolta differenziata» ««L’obiettivo di trovare un accordo tra tutte le consorelle è stato raggiunto - ha detto Alessandro Betti, segretario dei presidenti di società delle 17 contrade - anticipando il termine ultimo della Legge regionale. Il nostro impegno partirà, infatti nel 2020 e non nel 2021, con una cena in simultanea» Nel concludere, il rettore del Magistrato delle contrade, Claudio Rossi ha ribadito l’importanza di questa iniziativa come ««lezione di civiltà non solo teorica, ma anche pratica per i giovani contradaioli».

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